“Non si può morire mentre si lavora. Ogni sollecitazione al rispetto delle norme sulla sicurezza e al controllo rischia di apparire vuota di senso, se poi non si dà seguito con provvedimenti ad hoc e azioni mirate. E ogni parola, anche la più scandalizzata, rischia di apparire retorica dinanzi alla tragica morte di due operai a Crotone che, purtroppo, si aggiunge ai tantissimi altri infortuni mortali nei cantieri edili”. Lo dice la consigliere regionale di “Calabria in Rete” Flora Sculco, dopo l’incidente di ieri a Crotone in cui sono morti due operai che lavoravano in un cantiere.
“Questo – aggiunge Sculco – è il momento del silenzio, del cordoglio e della vicinanza alle famiglie. Sarà la magistratura a chiarire le cause dell’incidente. Con il presidente Mattarella, condivido l’esortazione a non rassegnarsi a subire morti sul lavoro. La sicurezza sui luoghi di lavoro è senz’altro una questione di civiltà, ma soprattutto deve essere una delle priorità di cui occuparsi con sistematicità, cognizione di causa e massimo rigore”.