Ammontano a quasi 220 gli anni di reclusione chiesti dal pm Marisa Manzini al termine della sua requisitoria, protrattasi per tre giorni, al processo “Black Money” che vede imputate 21 persone, presunte affiliate alla cosca Mancuso della ‘ndrangheta, accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa ed altri reati. Le richieste di condanna vanno da un massimo di 29 anni ad un minimo di due anni e sei mesi.
La condanna più alta é stata chiesta per Giovanni Mancuso, mentre per Agostino Papaianni sono stati chiesti 28 anni e sei mesi e 27 anni per Antonio Mancuso.
Nella sua requisitoria il pm Manzini ha sottolineato che la cosca Mancuso é rimasta attiva anche dopo la sentenza definitiva del processo “Dinasty-Affari di famiglia” del 2008 che certificò per la prima volta in via giudiziaria l’esistenza del clan i cui vertici furono decapitati nell’ottobre del 2003 con un blitz della Squadra mobile di Vibo e della stessa Dda nell’ambito di un’inchiesta coordinata proprio dal pm Manzini.