28 Marzo 2024

Altra scossa di magnitudo 4.8 a Macerata. Delrio: “7 miliardi l’anno”

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monumento caduto a San Pellegrino di Norcia
Un monumento caduto a San Pellegrino di Norcia (Ansa/Percossi)

MACERATA – Trema ancora il centro Italia. Un’altra scossa di magnitudo 4.8 si è verificata all’1.35 di giovedì in provincia di Macerata, nell’area già duramente colpita dal sisma del 30 ottobre di 6.5 della scala Richter.

Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa ha avuto ipocentro a soli 8,4 km di profondità. L’epicentro è stato localizzato a 2 km di distanza da Pieve Torina; 11-12 km da Visso, Ussita e Camerino; 17 da Preci (Perugia). Gli altri comuni maceratesi in prossimità all’epicentro sono Fiordimonte (3 km), Pievebovigliana (5 km), Monte Cavallo e Muccia (6 km), Fiastra e Serravalle di Chienti (9 km) e Acquacanina (10 km).

Al momento non ci sono segnalazioni di nuovi crolli o particolari situazioni d’emergenza, secondo quanto riferisce la Sala operativa della Protezione civile delle Marche, ma è stata una scossa comunque degna di nota: è stata avvertita anche a Roma. Sono centinaia le scosse cosiddette di “assestamento” che si sono registrate in questi ultimi giorni: da magnitudo 2.2 fino a 4. quelle del 2 sono scosse per lo più impercettibili ma evidenziano un movimento sismico costante.

Il Dipartimento della Protezione civile informa che sono oltre 26.000 le persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale nei tre sisma principali del 24 agosto, del 26 ottobre e del 30 ottobre. Migliaia sono gli edifici crollati.

DELRIO: “CI VOGLIONO FINO A 7 MILIARDI L’ANNO”
“Ci vogliono tanti soldi perché sulla prevenzione abbiamo investito poco negli ultimi 20 anni. C’è chi stima 100 miliardi, dipende dalle priorità” ma “il lavoro può essere progressivo con 4-7 miliardi l’anno”. Lo afferma il ministro Graziano Delrio intervenendo sui costi del terremoto ad Agorà su Raitre. Si tratta di risorse “possibili perché noi spendiamo più di 4-5 miliardi l’anno per riparare il dissesto idrogeologico, dobbiamo spendere invece per prevenire. Lo Stato deve esser presente con tutte le risorse necessarie”.

Intanto, il ministro dei rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, in merito alle richieste appena avanzate in Aula da M5s, Sel e Forza Italia, fa sapere con una nota del ministero, che c’è la disponibilità del presidente del Consiglio Matteo Renzi a riferire alla Camera sulle vicende legate al terremoto che ha colpito il Centro Italia.


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