24 Aprile 2024

Terrorismo, massima allerta a Roma per summit Ue. No fly zone

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Il ministro dell'Interno Marco Minniti
Il ministro dell’Interno Marco Minniti

E’ alta tensione nella capitale alla vigilia delle celebrazioni per i 60 anni dei Trattati di Roma dove parteciperanno numerosi capi di stato e di governo. E’ stato disposto il divieto di sorvolo e la circolazione dei mezzi pesanti per le strade del centro, vietato lo scarico merci.

A preoccupare l’intelligence italiana il recente attacco terroristico a Londra (si temono i lupi solitari dell’Isis), ma anche i black bloc che potrebbero dare vita a devastazioni nella cosiddetta “zona rossa”. Due fronti caldi su cui ieri è stato fatto il punto nel corso del Comitato di Analisi strategica antiterrorismo alla presenza del ministro Marco Minniti.

“Rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone” anche in vista delle celebrazioni dei Trattati di Roma di sabato, “nonché verso i luoghi che notoriamente registrano particolare afflusso di visitatori” nella Capitale.

Lo ha chiesto il ministro dell’Interno, Marco Minniti, al termine della riunione convocata dopo l’attacco di ieri a Londra. “Tutte le forze di polizia e la rete dei servizi di intelligence saranno impegnati senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo” assicura il Viminale al termine dell’incontro.

Nel corso della riunione del Comitato è stato deciso di “tenere alto il livello di attenzione, intensificando le misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio”.

Intanto con un provvedimento firmato dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, è stata eseguita un’espulsione per motivi di sicurezza dello Stato. Si tratta di un 36enne cittadino tunisino, residente a Cinisello Balsamo (Mi), fermato a seguito dell’operazione Da’Wa eseguita dalla Polizia Postale di Perugia su estremisti islamici attivi nel diffondere sul web scritti di propaganda jihadista e sostegno all’Isis.

Salgono così a 157 gli estremisti espulsi dal gennaio 2015 ad oggi, 25 nel 2017. In particolare, spiega il Viminale, è emerso dalle indagini che il tunisino, attraverso la pubblicazione sul web di numerosi post, aveva manifestato una chiara condivisione dell’ideologia fondamentalista delle frange estreme dell’islamismo, nonché delle azioni armate delle milizie appartenenti allo Stato islamico e di attentati di matrice jihadista.

L’uomo, rintracciato ieri a Milano e trattenuto nel Centro di Torino, è stato rimpatriato oggi dalla frontiera aerea di Milano Malpensa con un volo diretto a Tunisi. Con l’occasione, il ministro Minniti si è congratulato con il capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica di Sicurezza, Franco Gabrielli, per l’operazione “Da’Wa” che “ha consentito di smantellare una cellula terroristica che faceva proselitismo sul web, grazie al prezioso lavoro e all’attività di prevenzione svolta dalla Polizia Postale”.


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