19 Aprile 2024

Sei anni fa il tragico naufragio della Costa Concordia

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Domani è il sesto anniversario del tragico naufragio della nave da crociera Costa Concordia, arenatasi davanti all’Isola del Giglio il 13 gennaio 2012, dopo l’impatto con uno scoglio. Nel naufragio morirono 32 persone. Per la tragedia l’ex comandante della nave, Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni, sentenza passata in giudicato.

La tragedia della Costa Concordia

Erano le 21.45 di venerdì 13 gennaio 2012 quando la nave da crociera Costa Concordia urtò gli scogli de Le Scole davanti all’isola del Giglio (Grosseto). L’impatto fortissimo provocò una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo. La nave si inclinò a Punta Gabbianara, su due blocchi di granito che le evitarono di precipitare a 100 metri sott’acqua.

A bordo della nave da crociera, salpata da Civitavecchia per Savona, c’erano 3.216 passeggeri e 1.013 membri dell’equipaggio. Tra loro persero la vita 32 persone, 157 furono i feriti. Nei sei anni passati da quella tragica sera l’allora comandante della Concordia, Francesco Schettino, è stato condannato in via definitiva e da otto mesi è in carcere, nel nuovo complesso del penitenziario di Rebibbia a Roma. Il 12 maggio scorso la Cassazione gli ha confermato 16 anni di carcere, Schettino il giorno stesso del verdetto si è costituito.

Lo smantellamento della Costa Concordia, un’operazione mai tentata prima

La Concordia invece non esiste più: con un’operazione mai tentata prima al mondo e durata tre anni, è stata prima ‘ruotata’, sollevata, rimessa in asse e trasferita al porto di Genova: il relitto, in 22 mesi, è stato demolito e i suoi materiali recuperati all’80%. Aspetta invece ancora l’isola del Giglio, alle prese con i risarcimenti dei danni e i lavori di ripristino dei fondali marini della Gabbianara.

L’intervento, completato per circa il 75%, è fermo dai primi di dicembre, quando Micoperi, l’azienda incaricata da Costa Crociere, ha cominciato a smantellare il cantiere. Alla base della sospensione ci sarebbe la richiesta di un adeguamento economico del contratto di fornitura. In attesa della soluzione della controversia Costa Crociere potrebbe decidere di affidare i lavori, che devono essere obbligatoriamente terminati, ad un’altra azienda.

Comunque andrà a finire i tempi per il ripristino dei fondali si sono allungati: la conclusione annunciata dei lavori era per questo gennaio. Sul risarcimento dei danni, secondo quanto si apprende sarebbe invece questione di giorni la firma dell’accordo definitivo tra il sindaco del Giglio Sergio Ortelli e Costa, per un importo che si aggirerebbe su 3 milioni e mezzo di euro dopo la ratifica del protocollo da parte del consiglio comunale avvenuta una settimana fa, a porte chiuse. A questi si aggiungono i 900 mila euro delle provvisionali riconosciute dalla magistratura all’isola e alla Regione che ha poi deciso di trasferire la propria quota ai gigliesi.

Intanto domani 13 gennaio gli abitanti dell’isola dell’Arcipelago toscano torneranno a commemorare la tragedia che li vide primi nel prestare i soccorsi ai naufraghi. Come accade dal 2013. Sabato nella chiesa dei Santi Lorenzo e Mamiliano si terrà la messa di suffragio. Poi la posa di una corona di fiori in mare in memoria delle 32 vittime a cui seguirà la fiaccolata.


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