“La mafia verrà sconfitta”. Lo assicura il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 26/o anniversario della strage di Capaci. Un’occasione anche per esprimere vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e “a tutti i cittadini che oggi si riuniranno per consolidare, nel ricordo, il proprio impegno civile”.
“La memoria del loro sacrificio è parte della coscienza civile e democratica del Paese, e costituisce un riferimento prezioso per la comunità nazionale”, scrive Mattarella. “Con mezzi disumani la mafia ha perseguito, e ancora persegue, finalità eversive. Falcone ci ha dimostrato che la civiltà, la legalità, la Costituzione, possono prevalere su chi le minaccia e vuole destabilizzarle”.
“Il ricordo di Falcone è indissolubilmente legato a quello di Paolo Borsellino, ucciso con analoga brutalità a due mesi di distanza, insieme ad altri servitori dello stato, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Claudio Traina. Falcone e Borsellino ebbero l’intelligenza e il coraggio di colpire l’organizzazione mafiosa come prima non si era fatto”.
“Il maxi processo, da loro istruito, mostrò la mafia come fenomeno unitario, dotato di gerarchia interna, di tentacoli, complicità e collusioni, e consentì in tribunale condanne importanti. Dal lavoro di Falcone e Borsellino scaturirono anche metodi di indagine più moderni, oltre che proposte organizzative e legislative che hanno consentito azioni di contrasto più efficaci. Tanti successi sono stati ottenuti, grazie al valore e all’abnegazione di uomini dello stato. E la forza della legalità non si fermerà davanti alle nuove strategie mafiose”.
Citando anche l’esempio di Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia due mesi dopo, Mattarella assicura che “la forza della legalità non si fermerà davanti alle nuove strategie mafiose. Il testimone che i due magistrati ci hanno consegnato camminerà “sulle gambe di altri uomini”, come ebbe a dire lo stesso Giovanni Falcone. Con questo spirito desidero esprimere la mia vicinanza e la mia solidarietà ai familiari dei caduti e a tutti i cittadini che oggi si riuniranno per consolidare, nel ricordo, il proprio impegno civile”, ha detto il capo dello Stato.
Intanto, è arrivata al porto di Palermo la Nave della legalità con a bordo i mille ragazzi che hanno viaggiato tutta la notte partendo da Civitavecchia dopo il saluto del capo dello stato Sergio Mattarella. Ad accoglierli il presidente della Camera Roberto Fico, la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il vicepresidente del Csm Giuseppe Legnini.