29 Marzo 2024

Pioggia, vento e neve. Torna il maltempo dopo sole a Natale

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Pioggia, vento e neve. Torna il maltempo dopo sole a NataleROMA – Strade chiuse e difficoltà alla circolazione stradale per la neve e la forte bora a Trieste. Anche i treni fermi a causa del ghiaccio sui fili dell’alimentazione ferroviaria. In Calabria, dopo le temperature primaverili delle scorse settimane, torna il maltempo con pioggia e vento forte. Le temperature hanno subito una brusca discesa.

Un nuovo impulso perturbato di origine atlantica raggiungerà l’Italia portando un moderato peggioramento, con deboli nevicate fino a quote di pianura al nord e piogge sparse specie sul basso Tirreno, dice il bollettino della Protezione civile.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso, quindi, un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quello emesso nella giornata di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede, dalle prime ore di domani, lunedì 4 gennaio, precipitazioni nevose fino a quote di pianura su Veneto e Friuli Venezia Giulia, con apporti al suolo generalmente deboli, cui potrà essere associata la formazione di ghiaccio. Sempre dalla mattinata di domani, sono attese precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Basilicata e Calabria, specie sui versanti tirrenici.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani criticità arancione per rischio idrogeologico localizzato sui settori tirrenici centro-settentrionali della Calabria, mentre la criticità gialla sarà sulle restanti aree della Calabria, sulla Sicilia, sulla Campania, su parte della Basilicata, del Lazio e dell’Abruzzo, sull’intero territorio dell’Umbria, sulla Toscana settentrionale e su gran parte dell’Emilia-Romagna.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione

Cnr, instabilità ma fino a metà mese senza gelo – Il tempo su gran parte della penisola sarà caratterizzato, in questi primi giorni del 2016, da una fase atmosferica instabile con una serie di perturbazioni in transito da Ovest verso Est e conseguente maltempo con pioggia e, soprattutto, con il ritorno della neve sulle Alpi e sull’Appennino. Così Bernardo Gozzini, direttore Cnr-Lamma, fa il punto, in una nota, sull’andamento meteorologico di avvio 2016. Questo cambiamento, sottolinea l’esperto Cnr-Lamma, “porterà alcuni benefici fra cui il recupero del forte deficit idrico, il ritorno a paesaggi montani più tipici della stagione e soprattutto, attraverso l’azione combinata delle piogge e del vento, la rimozione e il conseguente calo nel livello degli inquinanti e delle polveri sottili nelle nostre città”.

La porta dell’Atlantico attraverso la quale passano nel Mediterraneo le perturbazioni tipiche dell’autunno-inverno, finora chiusa dall’anticiclone, “con l’inizio del 2016 – annuncia Gozzini – si è finalmente riaperta. Questa condizione, insieme con un leggero indebolimento del vortice polare, determina il ritorno del maltempo nord-atlantico, dandoci condizioni meteorologiche più consone al periodo”.

L’apertura di questo canale preferenziale per l’ingresso delle perturbazioni verso il Mediterraneo, secondo le previsioni meteo di Gozzini, “porterà altri due peggioramenti da qui all’ Epifania e le precipitazioni coinvolgeranno anche le regioni del Centro-Sud, con nevicate in montagna”. Ma, conclude, “la situazione assomiglia di più alla ripresa di un autunno, decisamente in ritardo, che all’arrivo di un inverno. Infatti l’aria gelida è arrivata sull’Europa Orientale portando per esempio a Mosca temperature più tipiche dell’inverno russo, ma il freddo ha coinvolto l’Italia solo in parte e al momento non si intravedono all’orizzonte decise irruzioni di aria fredda di origine polare per lo meno fino alla metà di gennaio”.


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