29 Marzo 2024

Santa Maria Capua Vetere, arrestato uomo per tentato omicidio

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Santa Maria Capua Vetere, arrestato Carlo De Simone per tentato omicidio
Carlo De Simone, arrestato per presunto tentato omicidio

I carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con i militari della Compagnia di Capua, hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di Carlo De Simone (in foto), 45enne di Francolise, accusato del tentato omicidio di un 62enne di Grazzanise commesso nella Frazione Brezza di Grazzanise il 3 gennaio scorso.

Il provvedimento riflette gli esiti di breve e serrata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha consentito di fare luce su grave fatto di sangue avvenuto di sera nei pressi di un bar.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, a seguito di precedenti dissidi tra vittima e aggressore sorti nel tempo per futili motivi, De Simone, già noto alle forze dell’ordine, si sarebbe procurato illegalmente un’arma da fuoco. L’intenzione dell’uomo era probabilmente quella di fargli pagare uno “sgarbo”. Quindi, armato, avrebbe atteso l’uscita della vittima da un bar e, dopo averlo pedinato sul tragitto verso la propria abitazione, giunto in una strada isolata e senza testimoni lo avrebbe affrontato chiedendo conto sulle offese asseritamente ricevute davanti al bar.

De Simone, sarebbe passato subito ai fatti esplodendo almeno due colpi di pistola uno dei quali uno ha colpito l’uomo al gomito sinistro. La vittima, soccorsa da alcuni conoscenti, è riuscito a recarsi al pronto soccorso dove ha ricevuto le cure mediche del caso.

Dopo un accurato sopralluogo della Scientifica dei militari della stazione di Grazzanise, in collaborazione coi colleghi della di Capua, i carabinieri hanno recuperato due bossoli calibro 7.65 nonché hanno repertato numerose tracce ematiche lasciate dal ferito sulla strada dove è avvenuta l’aggressione.

L’analisi dei fatti, basata sulle acquisizioni testimoniali e risultanze tecnico scientifiche del sopralluogo ha consentito agli inquirenti “di effettuare una univoca ricostruzione della vicenda” ponendo in rilievo il fatto che l’esplosione dei colpi di arma da fuoco, attesi la breve distanza tra vittima ed aggressore, il numero dei colpi e la regione presa di mira, quella toracica, avrebbe evidenziato propositi letali e solo per un caso fortuito la vicenda, scaturita da banali dissidi maturati in ambiente locale, non ha avuto un tragico epilogo.


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