20 Aprile 2024

Coppia dell'acido, Martina Levato condannata a 16 anni

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Coppia dell'acido, Martina Levato condannata a 16 anni
Martina Levato

Martina Levato è stata condannata mercoledì 13 gennaio a 16 anni di carcere con rito abbreviato per una serie di aggressioni con l’acido. Lo ha deciso il gup di Milano, Roberto Arnaldi, che ha anche condannato il presunto complice Andrea Magnani a 9 anni e 4 mesi. All’ex studentessa bocconiana sono già stati inflitti lo scorso giugno 14 anni per aver sfigurato, sempre con l’acido, Pietro Barbini. L’amante Alexander Boettcher, anche lui già condannato a 14 anni per il caso Barbini, è a processo con rito ordinario per gli altri episodi.

Il gup di Milano ha anche riconosciuto provvisionali di risarcimento a favore dei due giovani sfigurati, Pietro Barbini e Stefano Savi. In particolare, il giudice ha disposto una provvisionale di un milione di euro per Barbini, difeso dal legale Paolo Tosoni, e di un altro milione di euro per Savi, rappresentato dall’avvocato Andrea Orabona.

Inoltre, il giudice per l’udienza preliminare ha riconosciuto una provvisionale di 100 mila euro anche per i familiari di Barbini e un’altra da 100 mila euro per la famiglia di Savi, rappresentata dal legale Benedetta Maggioni. In più, una provvisionale da 50 mila euro per Giuliano Carparelli, che subì un tentativo di aggressione e che è rappresentato dal legale Chiara Graffer. Altri 50 mila euro di provvisionale per Antonio Margarito, rappresentato dall’avvocato Roberto Parente, che avrebbe subito un tentativo di evirazione da parte di Martina Levato.

Martina Levato è scoppiata a piangere dopo la lettura della sentenza da parte del giudice. La ragazza era già stata condannata a 14 anni per aver sfigurato Pietro Barbini. “Non è giusto, non riesco a capire perché 16 anni a me e 9 anni e 4 mesi a Magnani, anche questa volta si sono accaniti su di me”, ha detto Martina Levato dopo la sentenza. La ragazza ha avuto una reazione di “rabbia e sconforto” ed è scoppiata a piangere. Con Magnani non ha scambiato neanche una parola.

“E’ stata riconosciuta la banda dell’acido e quindi c’è soddisfazione da parte della procura anche se la pena comminata dal gup è inferiore rispetto alla richiesta”, ha detto il pm di Milano, Marcello Musso dopo la sentenza. “Siamo molto soddisfatti perché è stato dato un volto agli aggressori di mio figlio e Stefano era molto emozionato dopo le condanne”, ha spiegato Alberto Savi, padre di Stefano, il giovane che venne sfigurato con l’acido nel novembre del 2014. “E’ un primo risultato ottenuto, siamo al 50 percento”, ha aggiunto Alberto Savi facendo riferimento  al processo per Alexander Boettcher ancora in corso.


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