9 Dicembre 2023

Sequestrato e torturato a Torino per 700 euro. Tre arresti

Correlati

Sequestrato e torturato a Torino per 700 euro. Tre arresti“Devi restituirci i nostri soldi o ti ammazziamo”. E’ questa la minaccia che tre persone avrebbero fatto a un uomo di nazionalità marocchina che sarebbe stato sequestrato, picchiato e vessato pur di farsi restituire 700 euro che la vittima gli avrebbe sottratto.

I carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora, in collaborazione con i colleghi di Chivasso, hanno fatto piena luce su un episodio avvenuto lo scorso 2 novembre e, su disposizione del gip del Tribunale di Torino, che ha condiviso le risultanze investigative, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre italiani: Antonio Riviera, 35 anni, residente a Foglizzo, Luciana de Glaudi, 33 anni, moglie di Rivera, e Giuseppe De Glaudi, 30 anni, fratello di Luciana, ritenuti responsabili di concorso in violazione di domicilio, sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali, nei confronti di un marocchino di 28 anni, abitante a Torino, nel quartiere Barriera Milano.

Per entrare in casa del marocchino e farsi aprire la porta dalla sorella di quest’ultimo, i primi due hanno detto di essere carabinieri. Una volta nell’appartamento hanno prelevato l’uomo con la forza e lo hanno caricato sulla loro macchina dove ad attenderli c’era Luciana De Glaudi.

La vittima è stata accusata di aver rubato ad Antonio Riviera, due giorni prima in un bar di San Benigno Canavese, 700 euro. In quell’occasione, spiegano gli inquirenti, Riviera si era vantato di aver guadagnato un sacco di soldi illegalmente, oltre 8.000 euro, e aveva fatto vedere il rotolo di euro a tutti i clienti del bar. Secondo la ricostruzione fatta da Riviera, il marocchino aveva approfittato del suo stato un po’ alticcio per sfilargli qualche banconota dalle tasche. Ritenuto l’autore del furto e per convincerlo a restituire i soldi, il marocchino è stato prelevato da casa e torturato per un’ora con un punteruolo, conficcato più volte nella gamba sinistra. “Devi restituirci i nostri soldi o ti ammazziamo”, è stata la minaccia. Dopo un’ora, in corso Giulio Cesare, l’uomo, che ha detto di non aver commesso il furto, è stato buttato fuori dalla macchina.

La vittima, subito dopo il sequestro, è andata al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di 6 giorni. Subito dopo l’uomo ha denunciato tutta l’avventura ai carabinieri che sono riusciti a identificare gli autori.


Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE


SEGUICI SUI SOCIAL

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Potrebbero interessarti

Mons. Viganò, il Pastore di Cristo contro i tiranni

Altre news

Almeno 50 palestinesi uccisi negli attacchi aerei israeliani a Khan Yunis, a Gaza

Fonti mediche hanno annunciato che almeno 40 civili palestinesi sono stati uccisi e dozzine sono rimasti feriti a seguito...

DALLA CALABRIA

Assenteismo all’Asp di Reggio, sospesi due dirigenti medici

I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi diretta da...

I misteri del Covid, dei Vaccini e delle Morti improvvise

Popolari sul Covid


Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE


SEGUICI SUI SOCIAL

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)