25 Aprile 2024

Uccise la ex e chiuse il cadavere in frigo, chiesti 17 anni per Canò

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Nel riquadro la vittima, Betta Fella, a destra l'ingresso della cantina
Nel riquadro la vittima, Betta Fella, a destra l’ingresso della cantina

La procura di Modena, con il pubblico ministero Katia Marino, ha chiesto una condanna a 17 anni di carcere (con il rito abbreviato e dunque sconto di pena di un terzo) nei confronti di Armando Canò, il 50enne reo confesso che nel giugno del 2016 ha ucciso Betta Fella, 55enne con la quale conviveva, strangolandola e nascondendo poi il corpo in un frigorifero, staccato dalla corrente, che si trovava nelle cantine dell’abitazione del delitto, in strada Nazionale per Carpi, a Modena.

La prossima udienza, fissata al 6 novembre, sarà quella della sentenza, letta dal giudice Andrea Romito. Stabilite anche provvisionali da 30mila euro per ciascuno dei due figli, mentre il risarcimento sarà da stabilire interamente in sede civile.

L’avvocato che difende Canò, attualmente detenuto in carcere a Piacenza, la modenese Francesca Pecorari, contesta l’omicidio volontario e ritiene che, al contrario, si tratti di un delitto preterintenzionale.


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