19 Marzo 2024

Sorelle uccise a coltellate, fermato un uomo. Incastrato da una suola

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Killer sorelle Mogavero, fermato Gianluca Modica

AGGIORNAMENTO – Svolta nelle indagini dell’uccisione delle sorelle Maria Lucia e Filippa Mogavero, di 70 e 79 anni, brutalmente uccise ieri nella loro casa di Ramacca: carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Palagonia hanno fermato il presunto duplice omicida. Si tratta di Gianluca Modica, 30enne con precedenti, di Ramacca, che avrebbe agito a scopo di rapina. Le vittime presentavano evidenti ferite alla gola provocate con un’arma da taglio.

Al fermato sono contestati il duplice omicidio aggravato e la rapina. Il fermo è stato eseguito dai carabinieri a poche ore dalla scoperta dell’efferato delitto.

Una soletta di una scarpa e i vestiti sporchi di sangue hanno incastrato Gianluca Modica

La ricostruzione sul rintraccio del presunto killer – Il congelamento della scena del crimine, spiegano gli iinvestigatori, ed il minuzioso controllo dell’area circostante permettevano sin da subito di acquisire elementi utili alla ricostruzione del delitto e di reperireimmagini di sistemi di videosorveglianza dalla cui visione, in particolare, si aveva modo di concentrare l’attenzione, tra i numerosi frequentatori della piazza, su un individuo sospetto in prossimità dell’ingresso dell’abitazione delle vittime.

L’uomo indossava il cappuccio di una felpa ed uno scalda collo che gli copriva parzialmente il volto. La conoscenza approfondita del territorio da parte dei militari della locale Stazione Carabinieri permetteva di identificare la persona immortalata dalle immagini ad un noto pregiudicato di Ramacca, tale Gianluca Modica, 30enne, con pregiudizi di polizia per reati inerenti gli stupefacenti.

Le ricerche del sospettato, infruttuosepresso il proprio domicilio, dopo una serie di accertamenti di natura tecnica, venivano esteseanche presso l’abitazione di alcuniamici e parenti dove veniva successivamente rintracciato. Presso l’abitazione in questione, si procedeva ad una perquisizione approfondita dei luoghi che permetteva di rinvenire evidenti tracce pertinenti il delitto ed in particolare tutti gli indumenti utilizzati dal medesimo.

Oltre alle evidenti tracce ematiche rinvenute sull’abbigliamento, venivano rinvenuti due scarponcini marca Timberland, di cui uno privo della soletta interna, rinvenuta sulla scena del crimine sotto il cadavere di una delle due sorelle.

Veniva inoltre rinvenuto un paio di jeans e una felpa con cappuccio, identici a quelli indossati dall’assassino delle sorelle Mogavero, che si presentavano umidi in quanto già lavati con acqua, e che sottoposti ad accertamenti speditivi con appositi reagenti, risultavano intrisi di sangue, cosi come un paio di calzini trovati all’interno del contenitore per i panni sporchi.

Sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza emersi nei confronti dell’indagatogli investigatori hanno proceduto nella notte al fermo di indiziato di delitto del Modica, che successivamente veniva interrogato dal Pubblico Ministero.

Gianluca Modica, espletate le formalità di rito, veniva associato presso il carcere di Caltagirone a disposizione della Procura della Repubblica di Caltagirone.

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Due anziane sorelle, Maria Lucia e Filippa Mogavero, di 70 e 79 anni sono state trovate uccise a coltellate nella loro abitazione di Ramacca, in provincia di Catania. Secondo le prime informazioni, le due donne sarebbero state picchiate durante un tentativo di rapina. Le vittime presentano anche i vestiti strappati. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e i colleghi della Scientifica per i rilievi del duplice omicidio.

“E’ l’ennesimo massacro che si registra nel Calatino, sono già sette gli omicidi registrati. Alcuni dei quali molto efferati. Lavoriamo in condizioni molto difficili”, ha dichiarato il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, citato dal quotidiano online Catania Today.

“La scena del delitto – aggiunge – è raccapricciante. Donne picchiate e colpite con arma da taglio. Bisogna fermare questo massacro. Noi e le forze dell’ordine siamo impegnati al massimo con i problemi di organico e anche legati al territorio e alla criminalità presente”.


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