La Dda di Palermo ha disposto il fermo di 5 persone accusate di mafia ed estorsione. I magistrati guidati dal procuratore capo Francesco Lo Voi, hanno disposto il fermo per un concreto pericolo di fuga.
In carcere, fra gli altri, è finito Giuseppe Biondino, figlio 41enne di Salvatore Biondino, autista e uomo di fiducia di Totò Riina. Per gli inquirenti, l’uomo è il nuovo “reggente” del mandamento di San Lorenzo ed è accusato di diverse estorsioni.
I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri. Biondino, nei mesi scorsi, aveva lasciato più volte Palermo per andare in Spagna con l’intenzione di organizzare la sua imminente latitanza.
Arrestato anche Francesco Lo Iacono, altra parentela di “rango” in Cosa nostra: è il nipote del boss Francesco Lo Iacono, storico capomafia di Partitico. E’ accusato dell’incendio di una concessionaria di auto. Si stava preparando a partire per Düsseldorf, in Germania, per darsi alla latitanza. In carcere anche Salvatore Ariolo e Ahmed Glaoui, accusati di mafia ed estorsione e Bartolomeo Mancuso, accusato di estorsione.
A rivelare che Giuseppe Biondino sarebbe salito ai vertici di Cosa nostra, il pentito Sergio Macaluso, il 44enne arrestato a dicembre con l’operazione Talea, l’inchiesta della dda palermitana che fece scattare le manette ai polsi di Maria Angela Di Trapani, moglie di Madonia, ritenuta al vertice del mandamento mafioso di Resuttana- San Lorenzo.