29 Marzo 2024

Ragazza fatta a pezzi e rinchiusa in valigia, fermato un nigeriano

Si tratta d Innocent Oseghale, 29 anni. Pamela Mastropietro, di soli 18 anni, era scomparsa da una comunità terapeutica ed è stata ritrovata smembrata in due valigie a Pollenza.

Correlati

Pamela Mastropietro
La vittima Pamela Mastropietro

Svolta nell’orribile omicidio di Pamela Mastropietro, la ragazza di 18 anni uccisa e trovata ieri fatta a pezzi smembrata in due trolley nelle campagne di Pollenza (Macerata). I carabinieri hanno sottoposto a fermo un uomo nigeriano di 29 anni, Innocent Oseghale, ritenuto autore dell’assassinio. A incastrare l’extracomunitario sarebbero alcuni testimoni, le videocamere di sorveglianza e i vestiti intrisi di sangue della vittima trovati nella sua abitazione.

Pamela Mastropietro si era allontanata il 29 gennaio dalla comunità di recupero “Pars” di Corridonia, presso la quale era ospitata dallo scorso ottobre. Ieri mattina il macabro ritrovamento delle valigie con all’interno il suo corpo sezionato.

Il Ros dei carabinieri e i colleghi di Macerata, avviate le indagini, hanno proceduto a ricostruire la sequenza temporale degli spostamenti della ragazza, le cui tracce, nella tarda mattinata del 30 gennaio si perdevano in via Spalato, altezza civico 124 di Macerata.

Anche grazie alla raccolta di prove testimoniali e immagini video, si individuava come ultima persona che avesse avuto contatti in vita con la Mastropietro il 29enne Innocent Oseghale, nigeriano in possesso di permesso di soggiorno scaduto e con precedenti di polizia per stupefacenti, domiciliato proprio in quella via.

Il presunto autore è stato subito rintracciato nei pressi della sua abitazione dove era in corso un servizio di osservazione da parte dei carabinieri.Sottoposto a perquisizione personale, sul posto interveniva anche personale specializzato del Ris di Roma che, all’interno dell’abitazione in uso all’uomo, rinveniva i vestiti della vittima, sporchi di sangue, e altre tracce ematiche, nonché uno scontrino di una farmacia, poco distante da lì dove la vittima aveva precedentemente acquistato una siringa.

Per tutto il giorno proseguiranno gli accertamenti di natura tecnico-scentifica all’interno dell’appartamento dove, con tutta probabilità, la ragazza sarebbe stata uccisa e sezionata.

A sostegno dell’impianto probatorio veniva acquisita una ulteriore testimonianza, resa volontariamente dapprima presso la Questura di Macerata e poi nuovamente presso il locale comando dei Carabinieri, da un cittadino straniero, estraneo ai fatti che ha riconosciuto Oseghale come la persona da lui vista, nella tarda serata del 30 gennaio, in possesso delle valigie contenenti i resti della povera diciottenne ed in prossimità del luogo dove le medesime sono state rinvenute.

Nell’arco della nottata, il nigeriano, condotto presso i locali del comando provinciale dell’Arma veniva interrogato in presenza del suo legale e di un interprete e poi dichiarato in stato di fermo, a disposizione della competente autorità giudiziaria che dovrà ora fare luce sul movente che avrebbe spinto il presunto autore a uccidere e sezionare la ragazza.


Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE


SEGUICI SUI SOCIAL

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Potrebbero interessarti

Mons. Viganò, il Pastore di Cristo contro i tiranni

Altre news

Investigatori russi: “Dall’Ucraina ingenti somme di denaro ai terroristi”

Lo afferma il comitato investigativo al termine di una riunione operativa sul massacro al teatro di Mosca. Secondo il direttore dell'Fsb i servizi di Kiev "hanno facilitato l'attacco nella capitale russa. Le informazioni ricevute dagli attentatori in carcere confermano la pista ucraina"

DALLA CALABRIA

Caso Bergamini, marito Internò: “Mai conosciuto calciatore. Lei parlò di suicidio”

Luciano Conte, marito di Isabella Internò e poliziotto in pensione, ha deposto nel processo in cui la moglie è...

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE


SEGUICI SUI SOCIAL

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)