Resta in carcere Ousseynou Sy, l’autista senegalese che alcuni giorni fa ha sequestrato un bus con 51 ragazzini e gli ha dato fuoco. Lo ha deciso il gip di Milano Tommaso Perna che ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare.
Il gip – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare – ha stabilito che il dirottamento del bus con 51 bambini, al quale poi Ousseynou Sy ha dato fuoco, configura il reato di strage aggravata dalla finalità terroristica.
Confermati anche gli altri reati di sequestro di persona, resistenza e incendio contestati dal capo del pool dell’Antiterrorismo milanese Alberto Nobili e dal pm Luca Poniz. L’uomo nel corso dell’interrogatorio non aveva fatto trapelare alcun segno di pentimento. “Lo rifarei cento volte”, avrebbe riferito.
I pm hanno chiesto la custodia in carcere perché Ousseynou Sy potrebbe reiterare i reati. Nelle sue intenzioni Sy voleva andare a Linate, facendosi scudo dei bambini, per “prendere un aereo per l’Africa”. Nelle sue farneticanti dichiarazioni ha spiegato che lo ha fatto per vendicare i morti di migranti nel Mediterraneo.
L’uomo raccolse la scolaresca a Crema e nel corso del viaggio è andato in escandescenza proferendo frasi sconnesse. Poi ha preso un coltello, secondo i giovanissimi testimoni anche una pistola, e ha iniziato a minacciarli, alcuni dei quali facendoli legare dai prof con delle fascette elettriche. Infine ha cosparso il mezzo con della benzina proseguendo nel suo folle viaggio.
Alcuni ragazzini sul bus, di nascosto, sono fortunatamente riusciti ad allertare i carabinieri e dopo un lungo e drammatico inseguimento, con l’autista che diceva di non sparare al bus perché pieno di gasolio, si è fermato e gli ha dato fuoco con un accendino. I militari colta la drammaticità degli eventi hanno rotto i finestrini posteriori e hanno fatto evacuare il pullman salvando i ragazzi e arrestando l’autista.