Rivolta nel carcere di Campobasso dove una ventina di detenuti si sono barricati dentro una struttura. La protesta, iniziata ieri verso le 20, è rientrata mercoledì a tarda sera dopo l’intervento della direttrice e delle forze dell’ordine.
Per dare forza alla protesta i detenuti hanno dato fuoco ad alcune suppellettili, mandato in frantumi delle finestre e inveito contro gli agenti della Polizia penitenziaria. Sul luogo si è già recato anche il Procuratore capo di Campobasso, Nicola D’Angelo.
La rivolta si è scatenata all’imbrunire. Poco dopo il tramonto i detenuti del carcere di Campobasso hanno dato vita ad una clamorosa sommossa. Scene da film quelle all’interno della casa circondariale. Materassi dati alle fiamme e il fumo, in poco tempo, ha avvolto completamente la seconda sezione. I motivi della rivolta, secondo quanto trapela, è stato il diniego di una telefonata a un detenuto.
Oltre ad appiccare il fuoco pare siano stati anche rotti i vetri di alcune finestre. Immediatamente è scattato l’allarme. Gli agenti della polizia penitenziaria (che in più di un’occasione hanno denunciato la carenza di personale e le conseguenti difficoltà nella gestione dell’ordinario) si sono messi all’opera cercando di fare il possibile per far tornare la situazione alla calma.
Ma i detenuti, determinati, hanno continuato nella loro forma di protesta. Sul posto sono arrivati anche gli agenti della polizia di Stato, i carabinieri, i vigili del Fuoco e i volontari del 118. Da Cassino, in serata, è arrivata anche la direttrice della casa circondariale che ha parlato con i detenuti e la protesta è rientrata.
Fonti Dap, ad innescare protesta mancata concessione di telefonate a un detenuto
Sarebbero state le escandescenze di un detenuto, pare dovute alla negata concessione di telefonate, ad innescare le tensioni verificatesi questa sera nel carcere di Campobasso. Lo apprende l’Ansa da fondi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap). Dopo aver incendiato alcune suppellettili, per protesta il detenuto, secondo le stesse fonti, ha chiuso il cancello della sezione e, minacciando di creare ulteriori incidenti, ha impedito al personale di entrare.
Con lui altri detenuti che erano presenti nella sezione a celle aperte per la socialità. Il direttore ha parlato con alcuni dei detenuti che protestavano. Secondo quanto si è appreso non ci sono al momento agenti di polizia penitenziaria coinvolti e la protesta sembrerebbe sul punto di rientrare. Nessuno è rimasto ferito.