
Il fronte anti Ue si allarga nel vecchio continente. E’ la Polonia a dare un deciso scossone alle politiche adottate finora dalla nomenclatura europea. Le ultime elezioni politiche nel paese dell’Est dovrebbero segnare un deciso cambio di passo rispetto alle politiche degli ultimi otto anni a guida sinistra. Si prospetta la maggioranza assoluta.
Diritto e Giustizia (Pis), partito ultra nazionalista di Jaroslaw Kaczynski, che incassa una bella rivincita politica e morale, ha superato ogni aspetattiva sfiorando il 40 percento dei consensi (39,1) lasciando fuori per la prima volta nella storia polacca i rappresentanti di sinistra.
Un successo senza precedenti in Polonia che archivia la parentesi della sinistra guidata da Donald Tusk, già premier oggi presidente del Consiglio europeo e una vittoria schiacciante su piattaforma civica che fa capo al primo ministro uscente Ewa Kopacz. Il suo partito non è andato oltre il 23,4% delle preferenze.
Stravince il partito Kaczynski che ha candidato come primo ministro Beata Szydlo. La destra anti-Ue di “Diritto e Giustizia” ha anche i numeri per formare un governo da sola. Non accadeva dal 1989.
Il Pis, secondo le proiezioni avrebbe 242 seggi su 460 alla Camera, e la premier designata Beata Szydlo non dovrebbe cercare alleati per governare. I centristi di Piattaforma civica, attualmente al governo, otterrebbero solo 133 seggi, risultanto una minoranza poco scarsamente influente.
Il terzo partito è Kukiz’ 15 che prende il nome dal cantante rock fondatore e che ha ricevuto il 9% i voti. Gli altri due partiti del Sejm saranno Nowoczesn.pl (Moderna) del liberale Ryszard Petru con il 7,1% dei voti e il Partito dei contadini (Psl) con il 5,2% delle preferenze.
Fuori dalla Camera bassa, perché sotto la soglia di sbarramento dell’8%, rimangono il partito Sinistra unita (Zl) che ha avuto il 6,6%, la formazione di Janusz Korwin-Mikke con il 4,9%, e quella di sinistra sociale Razem (Insieme) di Adrian Zandberg con il 3,9%. Secondo lo stesso exit poll l’affluenza è stata del 51,6%.
Dai risultati delle elezioni in Polonia emerge che due giovani su 3 hanno scelto il partito di Jaroslaw Kaczynski, ex premier e leader di Pis. Il partito nazionalista, per le posizioni anti Ue, otto anni orsono, venne estromesso dai poteri Ue con una campagna denigratoria senza precedenti. L’ex premier Jaroslaw fu costretto a lasciare, il fratello Lech, a quel tempo presidente della Repubblica morì poi in circostante misteriose in un incidente aereo mentre si stava recando a Katin, in Russia, per onorare la memoria delle vittime del genocidio compiuto dall’Armata rossa di Stalin nel ’45.