Sono ripresi violenti scontri a Gaza tra palestinesi ed esercito israeliano. Il bilancio è drammatico: al momento si contano 14 palestinesi uccisi e numerosi feriti, oltre 1.400, secondo quanto scrive Al Jazeera.
L’esercito israeliano ha calcolato in circa 17mila i manifestanti che “stanno lanciando bombe incendiare e sassi”. Gli scontri si stanno verificando nei pressi del reticolato che divide Gaza da Israele, dove è in atto la marcia contro l’occupazione israeliana dei territori palestinesi, nel 42esimo anniversario del cosiddetto “Land Day”.
Migliaia di palestinesi si sono radunati in cinque punti diversi lungo il confine, originariamente posizionati a circa 700 metri dalla recinzione che è stata fortemente militarizzata. Israele sostiene che i manifestanti erano in “sommossa in sei luoghi lungo la Striscia di Gaza, bruciando gomme, lanciando sassi alla barriera di sicurezza e verso le truppe israeliane che rispondono con mezzi di dispersione e sparando verso i principali istigatori”.
Adalah, un centro legale per i diritti dei palestinesi in Israele, ha condannato l’uso della forza da parte delle forze israeliane, definendolo una violazione del diritto internazionale.
“Il fuoco armato su civili disarmati rappresenta una brutale violazione dell’obbligo legale internazionale di distinguere tra civili e combattenti”, ha detto il gruppo in una nota, sottolineando la necessità di un’inchiesta per “chiedere che i responsabili delle uccisioni siano consegnati alla giustizia”.