Ci sono 8 italiani tra le 157 vittime del disastro aereo avvenuto stamane in Etiopia. La conferma arriva dal governo del Kenya. Un Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines è precipitato dopo il decollo da Addis Abeba mentre era diretto a Nairobi: purtroppo nessun superstite tra i 149 passeggeri e gli otto membri dell’equipaggio.
Lo schianto è avvenuto vicino alla località di Bishoftud, ad una cinquantina di chilometri a sud della capitale etiope, alle 8.44 locali, 6 minuti dopo il decollo da Addis Abeba.
I 157 a bordo erano di 33 nazionalità, rende noto l’emittente locale Ebc. L’aereo, un Boeing 737-8 MAX, era un velivolo nuovo, consegnato alla compagnia aerea a metà novembre, secondo quanto emerge dal database dell’aviazione civile Planespotters.
La Ethiopian Airlines ha pubblicato una foto che mostra l’ad della compagnia in piedi tra le macerie dell’aereo che si è schiantato dopo il decollo da Addis Abeba. Il post, pubblicato sui social media della compagnia aerea, spiega che che “Tewolde Gebremariam è ora sulla scena dell’incidente e si rammarica di confermare che non ci sono sopravvissuti. Esprime la sua profonda vicinanza e le condoglianze alle famiglie dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio che hanno perso la vita in questo tragico incidente”.
Chi sono le vittime italiane del disastro aereo
C’è l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, Sovrintendente del Mare della Regione, tra le otto vittime italiane nell’incidente aereo in Etiopia. Al suo nome di aggiungono quelli di tre componenti della ong bergamasca Africa Tremila: il presidente Carlo Spini – 75 anni, originario di Sansepolcro (Arezzo) e residente a Pistoia – sua moglie, infermiera, Gabriella Vigiani e il tesoriere della onlus Matteo Ravasio. E ancora: Virginia Chimenti, funzionaria del World Food Programme dell’Onu, di Rosemary Mumbi e Maria Pilar Buzzetti, tutti nella lista dei connazionali che erano a bordo del volo.
L’ufficio del primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed ha espresso “a nome del governo e del popolo etiope le più sentite condoglianze alle famiglie di coloro che hanno perso i loro cari”.
Al momento la causa dell’incidente non è ancora chiara. L’Ethiopian Airlines gode di una buona reputazione in termini di sicurezza, una delle migliori in Africa, sebbene nel 2010 – come ricorda la Bbc – un suo aereo precipitò nel Mar Mediterraneo dopo il decollo da Beirut, in Libano. Nell’incidente morirono 90 persone.