Una persona è morta in Francia per le conseguenze del coronavirus. Si tratta della prima vittima fuori dall’Asia. Lo ha annunciato il ministro della Sanità francese precisando che la vittima è il turista cinese di 80 anni, primo ricoverato per il coronavirus che era arrivato in Francia dalla provincia di Hubei il 5 gennaio ed era stato ricoverato in isolamento il 25. Le sue condizioni si erano aggravate velocemente. C’è anche un morto in Africa, mentre in Egitto le autorità fanno sapere di avere il primo contagiato.
Altre 139 persone sono morte ieri nella provincia cinese dell’Hubei a causa del coronavirus, portando il totale a oltre 1.500. Quanto ai contagi accertati di Covid-19, i casi totali sono saliti ad oltre 67mila.
Ci sono altri 67 casi di contagio da coronavirus accertati sulla nave da crociera Diamond Princess, ferma nella baia di Yokohama, in Giappone (oltre 250 casi su 3700 passeggeri): agli aggiornamenti quotidiani forniti dal ministro della Salute nipponico Katsunobu Kato, si aggiunge anche quello delle autorità sanitarie metropolitane di Tokyo, secondo cui ci sono nella capitale altri 8 casi accertati di infezione. Sulla nave vi sono 35 italiani tra cui 25 membri dell’equipaggio.
Il governo americano ha deciso di evacuare i suoi cittadini in quarantena da giorni sulla Diamond Princess, scrive il Wall Street Journal, secondo cui la svolta è legata alla preoccupazione montata negli Usa sulla vicenda. A circa 380 persone a bordo è stata offerta la possibilità di salire su due voli in partenza dal Giappone verso gli Stati Uniti, dove l’arrivo è atteso domenica, in base a quanto detto dal Centers for Disease Control and Prevention.
A parte gli anziani e gli americani è stato posticipato lo sbarco per tutti gli altri passeggeri della Diamond Princess, ha annunciato il presidente dell’armatore, Jan Swartz, in una lettera che il capitano ha letto ai passeggeri. Invece del 19 febbraio, le persone cominceranno a scendere dalla nave a partire dal 21 febbraio “e nei giorni a seguire”, ha precisato Swartz sottolineando che il ritardo è dovuto all’impossibilità di completare tutti i test entro la data prevista.