19 Aprile 2024

Elezioni in Brasile, è ballottaggio tra Lula e Bolsonaro. Jair: “Contro tutto e tutti, vinceremo”

Il candidato progressista si è fermato al 48,43% nonostante i sondaggisti lo davano vittorioso al primo turno. Il presidente uscente ha ottenuto il 43,2 percento, ma ha sbancato il congresso ottenendo almeno 99 seggi. Doppio turno il 30 ottobre.

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Il Tribunale supremo elettorale (Tse) del Brasile ha diramato alle 2:15 (le 7:15 italiane) i risultati praticamente definitivi delle elezioni presidenziali da cui emerge la certezza di un ballottaggio il 30 ottobre prossimo fra i due candidati meglio piazzati.

Con lo scrutinio delle schede del 99,99% dei seggi, Luiz Inacio Lula da Silva (Pt, sinistra) ha ricevuto 57.254.672 voti, pari al 48,43%, mentre Jair Bolsonaro (Pl, destra) ne ha ottenuti 51.070.672, equivalenti al 43,20%.

Il terzo posto nella scelta degli elettori è andato a Simone Tebet (Mdb, centro-destra) con 4.915.217 voti (4,16%) e il quarto a Ciro Gomes (Pdt, sinistra) con 3.599.157 suffragi (3,04%).

L’elezione di domenica ha trasformato il Congresso nazionale del Brasile nel più conservatore nella storia del periodo democratico del Paese. Secondo la Folha de San Paolo, il Partito Liberale di Bolsonaro ha eletto almeno 99 parlamentari, portando a casa il miglior risultato in 24 anni.

Il Brasile resta in bilico. Il risultato elettorale non ha restituito una vittoria netta. La festa è rimandata al ballottaggio del 30 ottobre. Luiz Inacio Lula da Silva, 76 anni, icona della sinistra sudamericana, grande favorito ai sondaggi, non ha confermato i pronostici di vittoria della vigilia, che gli attribuivano fino al 51% di consensi già al primo turno. Quasi al termine degli scrutini il leader del Partito dei lavoratori (Pt) aveva totalizzato il 48,43% di voti, mentre il suo avversario, il presidente di destra uscente, Jair Bolsonaro (Pl), 67 anni, il 43,20%, battendo tutte le aspettative, e tallonando in un conteggio sul filo di lana. “La lotta continua fino alla vittoria finale”. Il ballottaggio non è che una “proroga”, ha commentato Lula al termine dello scrutinio, spronando i delusi.

Tornato a San Paolo da San Bernardo do Campo, sua roccaforte elettorale dove in mattinata aveva votato, il leader di sinistra ha atteso il responso al Novotel Jaraguà, con la moglie Janja, il vice designato per il suo futuro governo, Geraldo Alckmin, e l’ex presidente Dilma Roussef.

Al termine della serata ha raggiunto l’avenida Paulista, prenotata per il bagno di folla della svolta, e ridotta invece a teatro per un abbraccio con qualche decina di migliaia di sostenitori. “Abbiamo vinto sulle menzogne” dell’istituto di sondaggi “Datafolha”. Ora “lavorerò per cambiare il voto della gente” ha promesso Bolsonaro, in giornata bersaglio di un attacco hacker alla pagina web.

Anche lui è rientrato dalla trasferta per il voto, da Rio de Janeiro al Palacio da Alvorada, la sua residenza ufficiale a Brasilia, dove la recinzione attorno all’edificio è stata addirittura ampliata, per ospitare i suoi numerosi sostenitori.

Bolsonaro: “Abbiamo preso due milioni di voti in più. Vinceremo il battottaggio”

“Contro tutto e tutti, nel 1° turno del 2022 abbiamo avuto un voto più espressivo rispetto a quello del 2018. Ci sono stati quasi 2 milioni di voti in più! Abbiamo anche eletto i seggi più grandi alla Camera e al Senato, che era la nostra massima priorità al primo momento”, ha scritto su Telegram il presidente Jair Bolsonaro dopo l’esito delle elezioni in Brasile.

“Abbiamo eletto – ha aggiunto – i governatori al primo turno in 8 stati e in questo secondo turno eleggeremo i nostri alleati in altri 8 stati. Questa è la più grande vittoria dei patrioti nella storia del Brasile: il 60% del territorio brasiliano sarà governato da chi difende i nostri valori e lotta per un Paese più libero”.

“Molte persone sono state travolte dalle bugie propagate dagli istituti di ricerca, che hanno demoralizzato gli elettori al primo turno. Tutte le previsioni erano sbagliate e loro sono già i più grandi perdenti di queste elezioni. Sconfiggiamo questa bugia e ora vinceremo le elezioni!”

“Questo ballottaggio non deciderà solo chi entrerà in carica nei prossimi quattro anni. Questa disputa deciderà la nostra identità, i nostri valori e il modo in cui saremo visti dal mondo e da Dio stesso. Combattiamo per la libertà, per l’onestà, per i nostri figli e per il Brasile”.

“Conosciamo l’entità della nostra responsabilità e le sfide che dovremo affrontare. Ma sappiamo dove vogliamo andare e come ci arriveremo. Per grazia di Dio, non ho mai perso un’elezione e so che non sarà ora, quando la libertà di tutto il Brasile dipenderà da noi, che perderemo”.

“I nostri avversari – ha concluso il presidente uscente – si sono preparati solo per una gara di 100 metri. Siamo pronti per una maratona. Combattiamo con fiducia e con forza sempre maggiore, certi che prevarremo per il Paese, per la famiglia, per la vita, per la libertà e per la volontà di Dio!”

Il Partito di Bolsonaro sbanca al Congresso, almeno 99 seggi

L’elezione di domenica, scrive l’Ansa, ha trasformato il Congresso nazionale del Brasile nel più conservatore nella storia del periodo democratico del Paese.

Secondo la Folha de San Paolo, il Partito Liberale di Bolsonaro ha eletto almeno 99 parlamentari, portando a casa il miglior risultato in 24 anni.


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