1 Aprile 2023

Terremoto in Turchia, quello di oggi è il quarto più violento in zona dal 1668

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Il terremoto di magnitudo 7,9 avvenuto fra Turchia e Siria nella notte fra il 5 e il 6 febbraio è il quarto più violento registrato in quelle zone a partire dal 1668.

In quell’anno, infatti, la Turchia venne scossa da due sismi violenti: il primo, di magnitudo 7,8 arrivò in luglio e provocò un numero di vittime stimato fra 5.000 e 10.000; il secondo, di magnitudo 8, a metà agosto uccise circa 8.000 persone. Per la Siria, un terremoto confrontabile risale al 1202, con una magnitudo stimata di 7,6.

Il terremoto di Istanbul del 1766 fu un forte terremoto di magnitudo 7,1 con epicentro nella parte orientale del Mar di Marmara, nel bacino di Cınarcık, vicino alle isole dei Principi, a nord del bacino, avvenuto nelle prime ore del mattino di giovedì 22 maggio 1766. Le vittime furono circa 4.000, di cui 880 a Istanbul, secondo stime dell’epoca.

A livello internazionale, ricostruisce l’Ansa, terremoti di questa intensità sono naturalmente rilevanti, ma sono preceduti dalla lunghissima lista dei sismi di magnitudo 8 e 9, fino ad arrivare al più violento mai registrato, quello di magnitudo compresa fra 9,4 e 9,6 avvenuto nel 1960 in Cile.

Sono stati 14 i violenti terremoti di magnitudo uguale o superiore a 9 avvenuti nel mondo dal 1604, quando l’Alaska venne scossa da un sisma di magnitudo 9,2; il più forte mai registrato è stato però quello che il 22 maggio 1960 fece tremare il Cile, a Valdivia, con una magnitudo compresa fra 9,4 e 9,6 e che provocò uno tsunami che raggiunse le coste di Hawaii, Giappone, Filippine, quelle orientali della Nuova Zelanda, quelle sudorientali dell’Australia e le isole Aleutine.

Fra le scosse di magnitudo pari o superiore a 8, sono state 31 quelle finora registrate. La più violenta delle quali è avvenuta nel 1700 nel Pacifico, con una magnitudo stimata di almeno 8,7. Appartiene a questo secondo gruppo anche il terremoto più violento registrato in Turchia, quello dell’agosto 1668 che aveva colpito l’Anatolia, la stessa zona nella quale la terra ha tremato oggi.

La Turchia e la Siria sono presenti anche nella classifica dei terremoti che nella storia hanno mietuto più vittime: sono state 250.000 quelle stimate quando la terra tremò in Turchia nel 526 e 530.000 quelle del terremoto che pochi anni dopo, nel 533 scosse la Siria.

Punto di incontro di tre placche continentali e attraversata da due grandi faglie, la Turchia è un Paese ad alto rischio sismico e nella sua storia si contano a decine i terremoti di magnitudo uguale o superiore a 7. Nel ‘900 sono stati 13 e quello avvenuto oggi è il terzo del XXI secolo, dopo quello di magnitudo 7,2 del 2011 e quello di magnitudo 7 del 2020.

Il precedente disastro sismico, ricordato oggi dal presidente Erdogan, è stato il terremoto di magnitudo 7 verificatosi nel 1939. Il bilancio, secondo le stime dell’epoca, fu di 160mila vittime.


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