1 Aprile 2023

Sisma tra Turchia e Siria, si scava senza soste sotto le macerie. E’ corsa contro il tempo

Migliaia di morti e oltre ventimila feriti, secondo un bilancio ancora provvisorio. Sono decina di migliaia gli sfollati che hanno perso tutto. C'è freddo e neve. I soccorritori sentono gemiti da sotto le macerie. E' un'ecatombe

Correlati

- Advertisement -

Si scava incessantemente sotto le macerie, è in condizioni climatiche proibitive. E’ una ecatombe tra Turchia e Siria, dove lunedì notte e a mezzogiorno 6 Febbraio si sono verificate due scosse devastanti di magnitudo 7.9 e 7.6 che hanno raso al suolo migliaia tra palazzi residenziali, hotel, ospedali e altre strutture. Il bilancio provvisorio finora è di oltre 5mila morti, oltre ventimila feriti, e decine di migliaia di sfollati. Gente che ha perso tutto, tra persone care, abitazioni e oggetti di grande valore affettivo.

I soccorritori scavano anche a mani nude perché in alcuni casi usare gli escavatori potrebbe essere un grosso rischio per chi è ancora là sotto. Si sentono gemiti, flebili richiami di aiuto sotto tonnellate di cemento sui corpi di persone ancora in vita incastrati sotto qualche intercapedine e piccoli spazi tra un solaio e un altro. Durante la devastante scossa notturna, c’è chi ha potuto prendere il cellulare e prova a utilizzarlo per chiedere aiuto.

E’ corsa contro il tempo, poiché la neve e il freddo rigido non sono di aiuto, anzi. Finora dai cumuli di macerie sono state estratte vive circa diecimila persone. Il bilancio delle vittime potrebbe molto più pesante. C’è chi ipotizza venti o trentamila morti. Una catastrofe.

Le scosse di assestamento hanno intensità notevole, da magnitudo 4 fino a 6. E sono scosse che possono far crollare qualche edificio già fortemente compromesso dalle scosse di ieri.

Man mano che passano le ore in Turchia arrivano soccorritori e aiuti umanitari. In Siria di meno, ma c’è il sostegno della Russia, arrivata tra i primi ad Ankara e a Damasco, e di pochi altri paesi.

I potenti sisma di ieri hanno provocato lo spostamento del territorio dell’Anatolia di circa dieci metri. Una faglia lunga centinaia di chilometri che si connette e scivola su quella asiatica e araba. La crosta terrestre continua a tremare, mentre milioni di persone sono terrorizzate che possa arrivare qualche replica più forte.


Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Italia Libera Senza Restrizioni", e seguici pure su TELEGRAM e TWITTER

Potrebbero interessarti

Mons. Viganò, il Pastore di Cristo contro i tiranni

Altre news

“Non mi sento bene”, poi perde i sensi. Un infarto stronca la vita di “Dj Papi”

Un uomo di 53 anni, Nicola Alfonsi, noto anche come "Dj Papi", è morto a 53 anni stroncato da...

DALLA CALABRIA

A Sibari i reperti archeologici della necropoli di Thurii. Al via “Mnemosyne. La Memoria e la Salvezza”

Presentato giovedì 30 marzo 2023 il progetto lanciato dalla Soprintendenza ABAP di Cosenza e dal Parco archeologico: gli interventi di scavo e restauro di una sepoltura scoperta nella necropoli dell’antica Thurii diventano oggetto di un laboratorio-cantiere aperto al pubblico con finalità didattico-scientifica

I misteri del Covid, dei Vaccini e delle Morti improvvise

Popolari sul Covid

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo gentilmente ai nostri lettori un contributo che può permetterci di sopravvivere e continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta. Grazie!


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Italia Libera Senza Restrizioni", e seguici pure su TELEGRAM e TWITTER