Ha superato i 45 mila morti il bilancio delle vittime del terremoto del 6 febbraio in Turchia e in Siria, secondo un ultimo bilancio pubblicato sul sito della Reuters.
Bilancio destinato ad aumentare ulteriormente, con numerosi dispersi ancora sotto le macerie di 264 mila edifici distrutti. Si stima che sotto i cumuli di cemento vi siano oltre 200mila persone. Un’ecatombe tra le più gravi della storia.
Le vittime in Turchia sono 39.672, 5.800 in Siria, da dove da giorni non si hanno notizie. Ieri tre persone sono state estratte vive dalle macerie e nelle moschee di tutto il mondo si è pregato per i morti nel terremoto, molti dei quali non hanno potuto ricevere i riti di sepoltura data l’enormità del disastro.
Intanto proseguono ancora i soccorsi sotto le macerie. Si spera in ulteriori salvataggi miracolosi. Gli aiuti umanitari in Turchia sono imponenti (meno in Siria), con tonnellate di scatoloni contenenti cibo, vestiario e tutto ciò di cui la popolazione ha bisogno. Finora sono stati consegnati 37 milioni di pasti caldi alla popolazione sfollata.