
Insomma, tutto cambi affinchè nulla cambi sembra essere il copione. La Rai è un’azienda che spreca e accumula debiti come Alitalia e non vuol sentir parlare di tirare la cinghia come sono costretti a fare gli italiani. A mamma Rai evidentemente non piace la “tagliata” di stato.
Ma Renzi in questo ha ragione. “Tocca anche a voi…”. Si ha la vaga impressione che attraverso la mobilitazione dei “piani bassi” di Viale Mazzini saranno salvate dalla “scure” i piani alti dove vegetano da decenni i nababbi del pubblico, cioè supermanager, conduttori, consulenti e blasonati giornalisti che percepiscono somme da capogiro a carico della povera plebe.
A proposito della compagnia di bandiera – salvata anni fa dal default con l’intervento dello Stato: il ministro Poletti fa sapere che ci sono 2500 esuberi. Il titolare del Lavoro insieme al governo si è speso per salvare un centinaio di operai di Elettrolux ma forse non riesce a far nulla per salvaguardare i posti di lavoro in Alitalia. L’operazione con Etihad potrebbe saltare se non si riducono i costi? Ancora nessuna notizia degli esuberi Rai e si spera non ce ne siano (perchè dispiace sempre quando qualcuno ti dice che sei un “esubero”) ma questa autodifesa a oltranza della Rai fa supporre ben altro. È evidente che se venisse confermato il taglio da 150 mln Gubitosi sarà costretto ad applicare la tagliola a cascata. Iniziasse però dalle sue stanze per finire al parco auto…