19 Aprile 2024

Alle Infrastrutture Delrio: "Lavorerò insieme a Cantone. Serve Trasparenza"

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Graziano Delrio giura davanti a Sergio Mattarella
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“Trasparenza”. E’ questa la parola chiave del neo ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio che ieri ha giurato al Quirinale davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il ministro non ha perso tempo e già questa mattina nel suo primo giorno di lavoro si è recato al ministero in sella alla sua bicicletta.

Il neo ministro, che ha preso visione dei principali dossier sul tavolo e fatto il punto della situazione della struttura interna, nei prossimi giorni dovrebbe incontrare anche il suo precedessore Maurizio Lupi (dimessosi dopo lo scandalo tangenti sui grandi appalti, ndr) per esaminare le questioni aperte e quelle più urgenti. Al ministero in visita sono arrivati successivamente anche la moglie e tre dei nove figli di Delrio.

Per il ministro occorre “lavorare in modo trasparente, prendere decisioni condivise con elementi a conoscenza di tutti. Con pazienza metteremo a posto tutto, come si fa con le cose di casa: si cominciano le cose e si portano a termine, nessuno inizia a riparare la cucina e la lascia a metà”, ha sottolineato Delrio arrivando al dicastero.

“Bisogna fare in modo che i preventivi corrispondano alla spesa finale, come in casa. Io farò così, come ho sempre fatto anche da sindaco”, ha aggiunto il nuovo ministro sottolineando: “in questo caso i soldi pubblici sono come soldi privati. Anzi, di più: in questo senso il ministero è come casa nostra”.

Il ministro Delrio si reca al lavoro in bici
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Venerdi mattina Delrio ha già fatto un primo punto con il premier Matteo Renzi sulla questione Expo. “E’ una grande sfida – ha sottolineato Delrio -, siamo riusciti a raddrizzarla perché era in un momento difficile. Mi sono sentito anche con Raffaele Cantone, il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione stamattina, lavoreremo a stretto contatto”. Proprio con Cantone è previsto un incontro la settimana prossima. “Mercoledì ci vedremo per fare il punto su tutte le grandi opere e rafforzare tutti i meccanismi anticorruzione”, ha aggiunto Delrio.

La struttura tecnica di missione resta al ministero delle Infrastrutture. “Sì, con il premier- ha sottolineato- abbiamo deciso di lasciarla qua ma dovremo ripensarne le funzioni e focalizzarla per evitare duplicazioni e per evitare sovrapposizioni con altri compiti come quello del consiglio superiore dei lavori pubblici o con le direzioni dei dipartimenti”.

Non solo rimarrà qua, ha aggiunto, ma “porteremo al ministero anche le unità di missioni sulla scuola e sul dissesto idrogeologico” per arrivare a ”un unico coordinamento dei lavori pubblici fatto da qui”. Come dire che la priorità del neo ministro delle Infrastrutture non saranno solo le grandi opere ma anche le piccole opere sui territori per migliorare la vita quotidiana dei cittadini. “Dal ministero -ha osservato ancora Delrio- facciamo in modo di far ripartire un pezzo della crescita, dei lavori che vanno fatti, completati e accelerati”.

E proprio dal territorio, da L’Aquila, l’azione del Governo ripartirà. “Sia io che il presidente del Consiglio Matteo Renzi siamo abituati a fare i sindaci e vedere le cose fisicamente. Credo che L’Aquila attenda una visita, soprattuto del presidente del Consiglio che sicuramente la metterà in cantiere. In ogni caso anche io certamente non mancherò di fare sentire la vicinanza del governo all’opera di ricostruzione”, ha spiegato Delrio.

L’Aquila come Expo, quindi, ha osservato il neo ministro, “sono tutte partite che abbiamo seguito da Palazzo Chigi e che continueremo insieme a Palazzo Chigi a seguire e che rappresentano delle scommesse che questo Paese deve vincere”.

“Delle vertenze con i sindacati -ha annunciato Delrio- parleremo la settimana prossima. Le vertenze si risolvono incontrando i sindacati e ragionando con i rappresentanti dei lavoratori, qualsiasi tipo di vertenza”.

Per quanto riguarda l’individuazione del tecnico che guiderà la struttura tecnica di missione del ministero per le Infrastrutture bisognerà aspettare ancora qualche giorno. “Sia io che il premier stiamo valutando i curricula”, ha sottolineato Delrio.

Adesso il premier Renzi dovrà coprire il sottosegretariato alla presidenza e il ministero degli Affari regionali. Previsto a breve un incontro con gli alleati del Nuovo Centrodestra guidati dal ministr dell’Interno Angelino Alfano


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