Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il Decreto Sicurezza. Il testo, in vigore dalla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, sarà discusso ora in parlamento che ha sessanta giorni di tempo per tramutarlo in legge dello Stato.
Il capo dello Stato, nell’emanare il decreto sicurezza, ha inviato una comunicazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte in cui “al riguardo avverto l’obbligo di sottolineare che, in materia, come affermato nella Relazione di accompagnamento al decreto, restano “fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato”, pur se non espressamente richiamati nel testo normativo, e, in particolare, quanto direttamente disposto dall’art. 10 della Costituzione e quanto discende dagli impegni internazionali assunti dall’Italia”.
Gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato sottolineati oggi dal Capo dello Stato in merito al dl Sicurezza “anche per il Governo non sono posti in discussione”, hanno fatto sapere fonti di Palazzo Chigi. Il decreto, si sottolinea ancora, rientra in un “quadro di assoluta garanzia per i diritti fondamentali delle persone e tiene conto delle convenzioni internazionali, dei principi contenuti nella nostra Costituzione e nella Carta europea dei diritti dell’uomo”.
“Finalmente c’è un decreto, a firma di Salvini, che comincia dalla settimana prossima il suo viaggio in Parlamento. Potrà essere migliorato ma non mollo di un millimetro: su espulsioni, cittadinanza, permessi umanitari non torno indietro. Sono stanco, ma contento”, afferma il ministro e vicepremier sui social.