“Lunga e cordiale” telefonata martedì tra i due vicepremier del governo Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il colloquio telefonico dopo l’ “ultimatum” del presidente del Consiglio che aveva avvertito i due di smetterla con le liti da campagna elettorale, altrimenti avrebbe rimesso il mandato al capo dello Stato.
Un colloquio, quello tra i due vicepremier, valutato positivamente dal premier Conte. “Il ritorno al dialogo è una buona premessa proprio come auspicato ieri nel discorso del premier per procedere nella giusta direzione”, fanno saper fonti di palazzo Chigi.
Dopo le fibrillazioni di ieri sera su un emendamento della Lega al dl Sblocca-Cantieri, oggi è stata trovata un’intesa tra i due leader di maggioranza Salvini e Di Maio.
I capigruppo dei due partiti al Senato, Massimiliano Romeo e Stefano Patuanelli, fanno sapere che proporranno al Senato, tra le altre cose, un emendamento che prevede la sospensione di alcuni punti rilevanti del codice degli appalti per due anni, in attesa di una nuova definizione delle regole per liberare da inutile burocrazia le imprese. Saranno anche “garantite le soglie già in vigore per i subappalti e salvaguardati gli obblighi di sicurezza per le imprese”.
Per Salvini, “fra la gente di buonsenso l’accordo si trova. Voi non mi credete mai quando vi dico che sono ottimista e che i problemi si risolvono”, afferma il ministro dell’Interno. “Ci stavamo lavorando da ieri notte”, ha assicurato.
Intanto, il vicepremier Luigi Di Maio è salito al Quirinale dal presidente Mattarella per fare il punto della situazione. Il capo politico dei Cinquestelle ha spiegato al capo dello Stato che c’è la volontà da parte del movimento di andare avanti nel governare insieme alla Lega di Matteo Salvini, nonché di rispettare il contratto di governo siglato lo scorso anno tra le due forze di maggioranza.