
David Sassoli, europarlamentare del PD, in Europa nel gruppo S&D, è stato eletto Presidente del Parlamento europeo. L’elezione dell’esponente dem è avvenuta alla seconda votazione con 345 voti, a fronte della maggioranza necessaria prevista di 334 voti. Sassoli, che alla prima votazione non ce l’aveva fatta per soli 7 voti, succede ad Antonio Tajani, di Forza Italia.
“Tutti voi capirete la mia emozione in questo momento nell’assumere la presidenza del Parlamento Ue – ha detto Sassoli prendendo la parola subito dopo l’annuncio della sua elezione -. Ringrazio il presidente Tajani per il lavoro che ha svolto, per il suo grande impegno e la sua dedizione a questa istituzione”.
“Non siamo un incidente della Storia – ha sottolineato Sassoli -, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia. Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi”.
All’Europa serve “recuperare lo spirito dei padri fondatori”, “coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell’ambiente” e “rilanciare gli investimenti sostenibili”, ha aggiunto. L’esponente del Pd ha sottolineato la volontà e l’impegno per incrementare “la parità di genere” e favorire “un maggior ruolo delle donne ai vertici dell’economia, della politica e del sociale”.
Solo il Pd, tra i partiti italiani, ha votato David Sassoli alla presidenza del Parlamento europeo. Forza Italia, a quanto si apprende, si è astenuta. La Lega e Fdi hanno votato per Jan Zahradil (Conservatori Ecr). Il Movimento 5 Stelle ha invece lasciato libertà di coscienza.