
La realizzazione del Treno ad alta velocità (Tav) tra Italia e Francia (Torino-Lione) fa progressi dopo anni di attese e dopo accesi scontri tra contrari e favorevoli all’opera.
Il Senato ha approvato tutte le mozioni pro Tav, dalla Lega a FI, e ha invece bocciato la mozione dei Cinquestelle per il “No Tav”, da sempre cavallo di battaglia dell’anima sinistra dei grillini.
A palazzo Madama è passata quella del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino ha ottenuto 181 sì, 107 no e un astenuto. Quella di FdI è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti.
La mozione del M5s, contraria appunto alla Tav è stata bocciata dal Senato con 181 no, mentre i voti favorevoli sono stati 110.
Al Senato era presente il vicepremier Matteo Salvini che ha cancellato l’iniziativa politica a Sabaudia (Latina) prevista in mattinata, prima tappa del suo tour agostano nel centrosud e il comizo ad Anzio (Roma) nel pomeriggio, sarebbe confermato invece l’evento a Sabaudia in serata.
Anche il vicepremier Luigi Di Maio era presente in Aula. Si è seduto accanto ai ministri del M5s Riccardo Fraccaro e Danilo Toninelli, che ha votato contro.
“Sono a favore della Tav ma ho votato per disciplina del gruppo, perché politicamente sarebbe stato molto più utile uscire dall’Aula”, ha detto il senatore del Pd Luigi Zanda, esprimendo dissenso sulla linea scelta dal gruppo in Aula. “Uscire poteva aiutare a fare emergere con più forza l’incompatibilità ormai conclamata tra Lega e M5s: c’erano ministri della Lega da una parte e M5s dall’altra. Ma sarebbe stato utile uscire dall’Aula anche per noi perché non mi è piaciuto vedere il voto Pd accostato a Lega, Fi e Fdi”.