
Il disegno di legge di riforma costituzionale sul taglio di 345 parlamentari è stato approvato a Montecitorio. Hanno votato sì 553 deputati, 14 sono stati i no, e 2 gli astenuti. A favore, fra gli altri: M5s, Lega, Pd, FI e FdI.
Quella di oggi era la quarta ed ultima lettura parlamentare del testo, bandiera del Movimento 5 stelle. Perché la riforma – che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315 -, fosse definitivamente approvata, trattandosi di un ddl costituzionale, viene richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti.
I dem, che pure erano contrari al taglio, hanno votato a favore per mantenere saldo il contratto di governo tra Cinquestelle e Pd. La proposta era invece stata votata dalla Lega nelle precedenti tre letture.
L’approvazione “di massa” della proposta pentastellata spazza via le polemiche politiche come ogni alibi a Luigi Di Maio (oggi spiazzato dall’opposizione) di poter criticare in particolare la Lega di Salvini sul paventato “attaccamento alle poltrone”.
Il capo politico del M5s aveva sfidato il leader leghista: “Con il voto alla Camera vedremo chi è davvero attaccato alle poltrone”, aveva detto Di Maio riferendosi all’ex alleato quando il ddl era stato calendarizzato alla Camera per il 7 e 8 ottobre.