
Dopo l’audizione mercoledì dei presidenti di Camera e Senato, al Quirinale le consultazioni sono entrate nel vivo coi gruppi parlamentari. Il presidente della Repubblica Mattarella ha ricevuto oggi, tra gli altri, le delegazioni di Pd e Italia viva; venerdì tocca ad altri big come le delegazioni di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Infine il M5s.
Il leader di Iv, Matteo Renzi ha detto di no a un reincarico a Giuseppe Conte: “Si facciano altri nomi”, ha detto l’ex premier spiegando che non ci sono veti sulla sua persona. Ma, spiega, “occorre un governo presto. Preferiamo un governo politico che istituzionale ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale”, perché “andare ad elezioni sarebbe un errore per l’Italia: rischiamo di perdere l’appuntamento con il Recovery”, ha detto Renzi al termine delle consultazioni con il presidente Mattarella.
L’ex segretario del pd lancia anche una sfida agli ex alleati: “Vogliamo sapere se ritengono Iv parte o non parte della maggioranza”, una domanda che rivolge “a chi in queste settimane ha messo veti su noi”.
Ma intanto con Iv “non abbiamo fatto il nome di Conte, perché siamo in una fase precedente”. Anche Zingaretti è salito al Colle: “Abbiamo indicato la disponibilità a sostenere un incarico al presidente Conte che anche nell’ultimo voto di fiducia si è rivelato punto di sintesi ed equilibrio avanzato”.
Una schiarita per Mattarella potrebbe esserci domani pomeriggio (venerdì) quando riceverà gli altri big del centrodestra e del M5s. I primi, da quanto annunciato, chiedono le elezioni anticipate, i grillini proporranno il Conte ter. Ma sono i numeri che mancano su questa ipotesi, in particolare al Senato.