Via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge in materia di vaccini (decreto legge 44), che contiene norme anche in materia di giustizia e di concorsi pubblici. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 311 voti favorevoli, 47 contrari e due astenuti.
Il decreto definitivamente approvato alla Camera si riferisce alle misure di contenimento del Covid-19. Tra l’altro, esenta i somministratori del vaccino dalla responsabilità penale per omicidio colposo o lesioni personali colpose, qualora tali eventi si producano in conseguenza della vaccinazione (articolo 3) e disciplina un obbligo di vaccinazione per il personale sanitario e socio-sanitario che svolge la sua attività nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali pubbliche e private, nelle farmacie, para-farmacie e studi professionali.
Nel testo ci sono poi disposizioni valide fino al 31 luglio per l’esercizio dell’attività giudiziaria (con riguardo anche al processo contabile) in tempo di emergenza pandemica , autorizza il Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti a posporre di centottanta giorni lo svolgimento delle elezioni degli organi territoriali e nazionali.
Arrivano poi misure di semplificazione per lo svolgimento delle procedure dei concorsi per l’accesso al pubblico impiego da bandire o già banditi e si differisce il termine di vigenza delle graduatorie a scorrimento del personale del Ministero della giustizia. Infine arrivano misure urgenti per lo svolgimento delle prove scritte del concorso per magistrato ordinario. Nella lettura al Senato è stato, poi, ripristinato su tutto il territorio nazionale, l’accesso a strutture residenziali socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice, per familiari e visitatori muniti delle certificazioni verdi Covid-19.
Il testo è stato blindato dalla maggioranza, con la Lega che ha votato con Pd e M5s. Respinto l’emendamento di Fratelli d’Italia che prevedeva l’eliminazione dell’obbligo vaccinale per i sanitari. Durissimo l’intervento in aula della parlamentare Sara Cunial, il cui video è stato poi censurato dal sito della Camera. Sul piede di guerra diversi avvocati, tra cui Mauro Sandri, che ha affermato come la battaglia proseguirà adesso nei tribunali con ricorsi che mirano a far emergere l’incostituzionalità della norma.
“Inquietante è il fatto che il parlamento ha ignorato completamente le direttive del Garante per la Privacy – ha spiegato Mauro Sandri sottolineando che “è una norma totalmente illegittima”.
“La conversione in legge del decreto legge n. 44 non muta l’obiettivo concreto da raggiungere: Per evitare la vaccinazione occorre una nuova strategia stragiudiziale e giudiziale”, ha detto Sandri rassicurando migliaia tra medici e infermieri che non vogliono sottoporsi alla vaccinazione sperimentale.