Sono 1.004 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 280 in più di ieri. Lo ha fatto sapere il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli. I decessi sono 631 mentre i contagiati attivi sono oltre 8.500.
“Abbiamo smentito alcune fake news sulla Protezione civile che prevedevano scenari a firma del capo dipartimento, le quali non sono assolutamente vere, così come altre comunicazioni. Invitiamo i cittadini – spiega il commissario – ad informarsi attraverso i canali ufficiali e non con le fake news che purtroppo girano anche sui social”.
Intanto tutti i “12 sindaci della Lombardia mi hanno incaricato di rivolgermi al governo per chiedere un ulteriore irrigidimento delle misure”: il presidente della Lombardia Attilio Fontana, in diretta su SkyTg24, ha spiegato che si tratta di “ipotesi che presenteremo al governo” oggi. Secondo Fontana, si dovrebbero “chiudere le attività commerciali” non essenziali e “il trasporto pubblico locale e quelle attività imprenditoriali che possono essere chiuse.
Bisogna “evitare ogni spostamento” ed “è vietata ogni forma di assembramento” anche all’aperto. Con queste due norme l’Italia, dal 10 marzo al 3 aprile 2020, diventa “zona protetta”: lo “stare a casa” è imperativo. Giuseppe Conte ha firmato ieri un nuovo decreto che estende a tutto il territorio nazionale le forti limitazioni che l’8 marzo erano state introdotte per la Lombardia e 14 province del Nord Italia.
Si fermano così ovunque cinema, teatri, palestre, matrimoni, funerali e nel weekend anche i centri commerciali. Garantita l’apertura di negozi di alimentari e farmacie: si può uscire di casa per fare la spesa. I bar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18. Chi ha più di 37,5 di febbre deve stare a casa. In caso di complicanze non recarsi al Pronto soccorso da soli ma chiamare il proprio medico curante o numeri di emergenza.