28 Marzo 2024

Oltre al Plasma iperimmune c’è l’Ozonoterapia. “Ma perché viene ostacolata?”. La denuncia di un esperto

Correlati

Non solo il Plasma iperimmune per combattere l’infezione Covid, terapia a basso costo che sta dando risultati sorprendenti negli ospedali di Mantova, Pavia, Padova, Crema e in pochi altri centri, dove è stato dimostrato che pazienti gravemente affetti dopo la somministrazione del siero migliorano a vista nel giro di poche ore. Tra le alternative contro il Covid c’è anche l’Ozonoterapia, un trattamento di ossigenazione delle cellule in grado di neutralizzare il virus che viene anche utilizzato con successo per altre gravi patologie, come il cancro. Di entrambi i trattamenti sono filtrate notizie col contagocce prima solo sui social; ora, almeno per la siero terapia, trattamento sviluppato dal prof. Giuseppe De Donno di Mantova (e dagli specialisti di Pavia), anche sui grandi media. Della ossigeno ozono-terapia, definita dagli esperti efficace, filtra poco o nulla.

Al proposito riceviamo la lettera/denuncia di un medico bresciano, il dottor Antonio Carlo Galoforo, membro del direttivo SIOOT, Società Scientifica Ossigeno Ozonoterapia, docente Master all’Università di Pavia, che lamenta lo scarso interesse della comunità scientifica, delle istituzioni governative e dagli stessi grandi media.

Il dottor Galoforo si chiede il perché del mancato utilizzo dell’Ozonoterapia contro Covid-19 negli ospedali italiani. “Perché tanti ostacoli scientifici e burocratici?”.

Ecco la lettera con gli interrogativi e le riflessioni dell’esperto.

Perché questa terapia che fino ad oggi ha portato solo risultati positivi (vedi le esperienze degli ospedali di Udine, Atri, Umberto I, solo per citarne alcuni), come dimostrato dai report scientifici, viene ignorata e/o addirittura osteggiata?

Perché, nonostante i risultati incoraggianti raggiunti negli ospedali grazie al protocollo elaborato da SIOOT, non si utilizza l’ozonoterapia su tutti i pazienti che ne hanno bisogno?

Perchè non viene autorizzato l’utilizzo dell’ozonoterapia in tutti gli ospedali con pazienti Covid-19 dal momento che è una terapia a basso costo, priva di effetti collaterali e che non presenta antimicrobico resistenza?…la storia della medicina ci insegna che con altri virus (Ebola, Sars eccetera) l’ozonoterapia ha portato a risultati positivi

Perchè l’ozonoterapia non viene utilizzata per proteggere in via preventiva medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari esposti costantemente al virus?, Cosa blocca questo approccio?

Cosa fa sì che tante vite umane non abbiano un’opportunità in più per essere salvate? Io, in quanto medico, prima di iniziare ad esercitare, ho prestato il giuramento di Ippocrate, impegnandomi a mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina e mettendomi a disposizione dell’Autorità competente, in caso di pubblica calamità, cosa che ho fatto fin da subito, ma probabilmente l’ozono, come viene definito all’estero, è “no profitable” (senza profitti, ndr).

Da qui un’altra domanda: Quali gli interessi che governano la scelta delle cure più efficaci per salvare vite umane o per rendere migliore la vita stessa? Le evidenze scientifiche in Italia e all’estero parlano chiaro; il primo caso di guarigione completa dal Covid-19 in Cina si è avuto applicando il protocollo terapeutico con Ossigeno ozono terapia che io stesso ho elaborato e presentato al Comitato Scientifico della Tianjin University (Cina) nel febbraio scorso e che è stato documentato nella sua evoluzione e pubblicato a livello internazionale (Vedi report)

È stato pubblicato questa settimana su l’European Review for Medical and Pharmacological Sciences (Leggi) uno studio scientifico, a cui ho collaborato in prima persona, che parte dalla ricerca che avevo pubblicato già il 21 febbraio scorso e che evidenzia in modo scientifico l’efficacia di questo trattamento anche a livello italiano”.

Perché questo appello? Il dottor Antonio Carlo Galoforo, uno dei precursori su questo tema, avendo portato avanti i rapporti con le istituzioni e gli ospedali cinesi fin da quando Coronavirus era ancora un’epidemia circoscritta a Wuhan (gennaio 2020), quindi prima che diventasse pandemia mondiale, sostiene: “Tanti sono i dati che confermano la validità di questo approccio che potrebbe salvare la vita a molte persone che è la cosa che più mi sta a cuore e motivo per cui ho scelto di diventare medico, ma la disattenzione mostrata da buona parte della comunità scientifica e soprattutto delle istituzioni mi risulta incomprensibile e inaccettabile”. 

L’OSSIGENO OZONO TERAPIA

“Sulla base di numerose evidenze scientifiche che dimostrano le differenti proprietà dell’Ozono (O3), c’è un consolidato supporto scientifico che la terapia dell’ossigeno-ozono (O2-O3) potrebbe rappresentare un trattamento efficace contro il COVID-19.

Oltre ad aver dimostrato che il nostro sistema immunitario produce O3 da parte degli anticorpi per attivare la loro capacità battericida, ulteriori studi dimostrano il ruolo di O3 come potente anti-patogeno verso batteri, ma anche virus, funghi, lieviti e protozoi.

Per quanto riguarda i virus, O3 danneggia, attraverso il processo di perossidazione, il capside virale e interrompe il ciclo riproduttivo impedendo il contatto tra il virus e la cellula.

Numerosi studi supportano la sua attività antivirale.

È ben noto che O3 stimola l’immunità cellulare e umorale.

È inoltre noto che O3 blocca i processi di infiammazione attraverso vie molecolari.

O3 agisce come anti-infiammatorio ma anche antiossidante.

Pertanto, possiamo sostenere che O3 potrebbe funzionare esercitando tre fasi sovrapposte ma distinte:

1. O3 inattiva il virus

2. O3 attiva l’immunità cellulare e umorale

3. O3 riduce i processi di infiammazione/apoptosi e favorisce le vie molecolari dello stress anti-ossidativo.

I pazienti cronici ed anziani che si sottopongono ad ozonoterapia sono più resistenti alle infezioni.

E’ già stato ampiamente dimostrato che l’ozono, normalmente prodotto dai nostri globuli bianchi, svolge contemporaneamente le seguenti azioni: antinfiammatoria, antibatterica e virus statica, aumenta attività mitocondriale e produzione di ATP, migliora la funzionalità del microcircolo e l’ossigenazione tissutale; non è alternativo all’uso dei farmaci ed è indicato quando questi sono controindicati. Tutto ciò senza lasciare tracce in ambiente.

Circa 3.000 pubblicazioni scientifiche censite da PubMed documentano questi effetti. La molteplicità degli effetti dell’ozonoterapia e l’assenza di effetti collaterali ci hanno indotto a lanciare questo appello.

Sinora non è stato osservato nessun batterio o virus resistente all’ozono.

Sono già stati pubblicati lavori che dimostrano l’effetto virustatico dell’ozono sull’Herpes e Polio Virus.

Se l’ozono fosse utilizzato, sia per disinfettare gli ambienti che per curare i pazienti, almeno nei centri di rianimazione e negli Ospedali per malattie infettive, potremmo ridurre molto la mortalità per infezioni e contribuire alla riduzione dell’antibiotico resistenza: vera minaccia per l’Umanità”.


Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE


SEGUICI SUI SOCIAL

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Potrebbero interessarti

Mons. Viganò, il Pastore di Cristo contro i tiranni

Altre news

Putin: “Se F-16 dati all’Ucraina per attaccare la Russia li colpiremo anche in basi NATO”

Se questi aerei da guerra "che trasportano armi nucleari verranno utilizzati da aeroporti di paesi terzi, per noi saranno un obiettivo legittimo: non importa dove si trovino", ha detto il presidente della Federazione russa in un incontro con i piloti dell'aeronautica militare russa nella regione occidentale di Tver

DALLA CALABRIA

Caso Bergamini, marito Internò: “Mai conosciuto calciatore. Lei parlò di suicidio”

Luciano Conte, marito di Isabella Internò e poliziotto in pensione, ha deposto nel processo in cui la moglie è...

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE


SEGUICI SUI SOCIAL

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)