Il vaccino contro il coronavirus sviluppato dalla società AstraZeneca in collaborazione con l’Università di Oxford avrebbe un impatto estremamente ridotto sulle persone che hanno più di 65 anni.
Per la precisione, su questa categoria il farmaco sarebbe efficace solo all’8%. È quanto sostengono alcuni media tedeschi, tra cui Handelsblatt e Welt, che citano in proposito le stime del governo di Berlino.
Le stime non sono ancora state verificate. Se però venissero confermate, potrebbero mettere a rischio non solo l’idoneità del siero per gli anziani e quindi l’approvazione del vaccino per questa fascia d’età da parte dell’Ema (l’Agenzia del farmaco Ue), ma anche i programmi di vaccinazione di massa nel Paese. L’Ema ha fatto sapere che prenderà una decisione sul farmaco entro fine gennaio.
La replica di AstraZeneca e la reazione dell’Unione europea
Intanto, AstraZeneca ha smentito le accuse della Germania, dichiarando che le stime sulla bassa efficacia sugli over 65 sono “completamente sbagliate”.
La notizia, tuttavia, mette in crisi i già delicati rapporti tra l’azienda e l’Unione europea, dopo che già nei giorni scorsi è stato annunciato che potrebbero esserci dei ritardi nella distribuzione e consegna delle dosi.
“Le discussioni con AstraZeneca ci hanno lasciato insoddisfatti per la mancanza di chiarezza e le spiegazioni insufficienti”, ha scritto su Twitter Stella Kyriakides, commissaria Ue alla Salute. “Chiedo ad AstraZeneca di impegnarsi pienamente, di ricostruire la fiducia e di fornire informazioni complete”.
We remain always open to engage with @AstraZeneca to resolve this in a spirit of collaboration and responsibility.
▶️The Steering Board meets again this evening at 1830. I call on Astrazeneca to engage fully, to rebuild trust, and to provide complete information. pic.twitter.com/v6aUfQqx6s
— Stella Kyriakides (@SKyriakidesEU) January 27, 2021
“Gli Stati membri – ha aggiunto Kyriakides – sono uniti: gli sviluppatori di vaccini hanno responsabilità sociali e contrattuali da rispettare. Abbiamo chiesto un piano dettagliato di spedizioni dei vaccini e quando verranno distribuiti agli Stati”.
Kyriakides ha reso noto che mercoledì 27 gennaio ci sarà un nuovo incontro con AstraZeneca. “Vogliamo sapere quante dosi sono state prodotte, dove e a chi sono state consegnate. L’Ue è pronta a compiere ogni azione per proteggere i cittadini”, aveva sottolineato la commissaria nei giorni scorsi.
Anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avuto un colloquio con l’ad di AstraZeneca, Pascal Claude Roland Soriot, ricordando che l’Ue si attende “una consegna nei tempi previsti”.