20 Aprile 2024

Verità nascoste sui decessi post-siero, i messaggi Aifa: “Zitti, sennò si uccide il vaccino”

Un'altra puntata esplosiva a "Fuori dal Coro" che ha scoperto altri documenti compromettenti dell'ex dg dell'Agenzia italiana del farmaco Magrini che invece di informare correttamente i cittadini su sicurezza ed efficacia difendeva i prodotti di Big Pharma, insicuri e dannosi: "Non date troppa enfasi agli eventi avversi"

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Da Mario Giordano un altro servizio esclusivo sui documenti segreti dei vaccini durante l’ultima puntata di “Fuori dal coro“, andata in onda su Rete4 il 28 marzo. Il servizio di Marianna Canè parte dal gennaio 2022, quando il governo Draghi impose l’obbligo vaccinale agli over 50 e i lavoratori non vaccinati vengono sospesi. Tutti. Il provvedimento, assurdamente, vale anche per coloro che hanno già avuto il Covid e sono guariti, anche se per loro la vaccinazione potrebbe essere pericolosa avendo già avuto la malattia. E infatti anche l’Aifa sa che in quel momento vaccinare i guariti è pericoloso. La giornalista mostra dunque un documento esclusivo dell’Agenzia italiana del farmaco: “Ci sono segnalazioni su eventi avversi post vaccinali in persone già guarite dal Covid”.

Il documento risale al 15 gennaio 2021, quando la campagna vaccinale è appena partita e ci sono già diversi guariti che segnalano eventi avversi in seguito alla vaccinazione obbligatoria. Infatti l’Aifa nei suoi documenti interni scrive che “l’argomento è rilevante“. Tanti medici e tanti scienziati non allineati alla narrazione a senso unico, sottolineavano infatti che i guariti non avrebbero dovuto vaccinarsi. E hanno pagato caro le loro prese di posizione sulla base di chiare evidenze scientifiche. In pubblico, però, l’Aifa continua a tacere, anche se sui loro documenti interni sanno benissimo cosa sta succedendo. “Stanno arrivando anche a me molte richieste di parere su queste questioni, e aumenteranno quando i vaccinati riferiranno varie reazioni di vario tipo e grado quando si presenteranno per la seconda dose”.

“Sicuramente il fatto di aver avuto la malattia deve entrare nella valutazione rischio/beneficio”. Quindi all’Aifa, secondo questi documenti interni sui vaccini, sanno già che gli effetti avversi aumenteranno. Sanno che bisognerebbe considerare il rischio/beneficio della valutazione. Ma non dicono nulla. Perché? A settembre 2022 proprio “Fuori dal coro” chiese a Giovanni Rezza, direttore generale del ministero della Salute, per chiedere spiegazioni sui vaccini ai guariti. E lui rispose: “Ormai ci sono delle novità, per cui questo è un punto sotto revisione”. Ma come novità? Se lo sapevano già da gennaio 2021 come stavano le cose?! Perché allora hanno mentito? Perché hanno obbligato i guariti a vaccinarsi sottoponendoli a questi rischi?

Marianna Canè poi mostra un documento del 15 marzo 2021. In Europa era stato appena sospeso il vaccino Astrazeneca. L’Aifa avvia un’indagine e scrive: “Alla luce di quanto sopra riportato, appare evidente un eccesso di mortalità cardiovascolare per il vaccino Astrazeneca (a prescindere dai singoli lotti)”. Partono altre indagini, si sentono i pareri di altri esperti, poi interviene Nicola Magrini, l’allora direttore generale dell’Aifa, fedelissimo dell’ex ministro della Salute Speranza: “Mi sembra tutto molto, anzi troppa enfasi a eventi non correlati. Sono solo queste le possibilità? Così si uccide questo vaccino”. La preoccupazione del direttore generale dell’Aifa è quella di non uccidere il vaccino, eppure in quei giorni Astrazeneca veniva sospeso in Europa perché uccideva persone per “un eccesso di mortalità cardiovascolare”.

Aifa e i documenti interni: così hanno taciuto la verità
Dati che potevano persino essere sottostimati, come scrive la stessa Aifa nella bozza del quarto rapporto generale sulla sicurezza dei vaccini: “Il limite di tale valutazione ricade nella possibile sottosegnalazione di casi ad esito fatale”. Peccato che questa frase venga cancellata e mai pubblicata, come specificato nella nota a margine: “Ho provato a riformulare, ma sarei dell’idea di togliere”. E infatti nel rapporto pubblicato quella frase non c’è. Insomma, si cancellano i dati, non si considerano effetti avversi sui guariti, si preferisce mettere a tacere verità scomode come i decessi sottostimati. Ma perché tutto questo? Il dubbio viene: in questi anni di campagna vaccinale qual è stata la cosa più importante? Salvare le persone o salvare i vaccini?

Vai alla puntata di Fuori dal Coro


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