Un 48enne di Brancaleone, Giovanni Bevilacqua, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Bianco insieme ai colleghi del luogo e quelli di Locri per tentato omicidio, lesioni personali e porto abusivo di arma da fuoco.
Il provvedimento è stato eseguito in esecuzione a un decreto di fermo disposto dalla Procura di Locri che ha pienamente concordato con le risultanze investigative prodotte a seguito del ferimento di 4 persone mediante colpi di pistola esplosi la sera del 31 marzo a Brancaleone (Reggio Calabria).
Giovanni Bevilacqua, spiegano gli inquirenti, per futili motivi, verosimilmente riconducibili al furto del tappo del serbatoio di un autocarro di sua proprietà, in evidente stato di alterazione dovuta forse all’assunzione di alcool, aveva dapprima minacciato e sucessivamente esploso tre colpi di pistola all’indirizzo di Leonardo Bevilacqua, di 20 anni, ritenuto dall’indagato responsabile del furto.
Nella circostanza il 20enne era stato ferito all’addome e ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Locri, mentre altre tre persone, di cui due donne, intervenute per sedare la lite, erano state ferite sia alle gambe che alle braccia riportando tutti e tre lesioni guaribili in 15 giorni.
Nella tarda mattinata di sabato Giovanni Bevilacqua, le cui ricerche – effettuate anche tramite rastrellamenti nelle campagne circostanti e perquisizioni domiciliari – non si erano mai interrotte, oramai alle strette si è costituito unitamente al proprio avvocato presso i Carabinieri della Compagnia di Bianco, dove è stato tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio, lesioni personali e porto abusivo di arma da fuoco. L’arrestato è stato associato presso il penitenziario di Locri come disposto dall’autorità giudiziaria.