REGGIO CALABRIA – Ha tentato di uccidere madre e figlio a colpi di pistola per lo sforamento di una proprietà privata. E’ successo a Reggio Calabria lo scorso fine settimana. I carabinieri hanno arrestato il presunto autore, Francesco Quattrone, 68 anni con la grave accusa di duplice tentato omicidio.
I fatti si sono consumati nel pomeriggio di sabato a Cannavò: secondo la ricostruzione dei militari, l’uomo in evidente stato di alterazione da abuso di bevande alcoliche, ha incontrato F.D e D.B, madre e figlio, e, dopo una breve discussione, ha esploso in direzione di quest’ultimi 8 colpi di pistola.
Il peggio è stato evitato grazie all’intervento di un poliziotto in pensione che riusciva prima a deviare l’arma al momento dello sparo e successivamente riusciva a sottrargliela. Quattrone però riusciva ad allontanarsi con la sua autovettura facendo perdere le sue tracce.
Immediate ricerche diramate dalla centrale operativa, consentiva ai militari dell’Arma di localizzare Quattrone che si nascondeva a Sala di Mosorrofa, presso l’abitazione di un parente.
Dai primi accertamenti, il movente del gesto sarebbe riconducibile al rapporto del presunto aggressore con le vittime, suoi vicini di una proprietà in campagna dove Quattrone aveva avviato dei lavori di un impianto idrico che attraversava il terreno di madre e figlio.
Le vittime, trasportate locale Ospedale Riuniti da propri familiari, venivano ricoverate in osservazione a causa delle ferite di arma da fuoco. L’arma, una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa, è stata sottoposta a sequestro mentre il Quattrone veniva dichiarato in stato di arresto e tradotto nella casa circondariale di Arghillà.