Truffa a risparmiatori, sequestrati beni per 3 milioni: coinvolto un calabrese

Carlomagno

Beni per oltre 3 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Messina a un calabrese indagato per autoriciclaggio, truffa ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta del procuratore.

Al centro dell’inchiesta, a cui ha collaborato Eurojust, una serie di truffe, attuate col ‘sistema Ponzi’. Le indagini hanno permesso di ricostruire una complessa galassia societaria gestita dal principale indagato che, secondo l’accusa, aveva costruito una rete di società allo scopo di reinvestire i guadagni illeciti accumulati con diverse truffe finanziare e nascondere la provenienza dei fondi raccolti.

Le società di cui è risultato titolare, soprattutto con sede all’estero, secondo l’accusa, sarebbero state soltanto di ‘facciata, in realtà erano ‘vuote’. Le indagini sono state avviate dopo le denunce di nove persone e hanno permesso di completare la ricostruzione del contesto investigativo emerso in una precedente attività svolta dalla Guardia di finanza su delega della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, che nel 2021 aveva già permesso di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di abusivismo finanziario e illecita raccolta del risparmio da parte di tre persone.

Gli autori della frode avevano tratto in inganno singoli risparmiatori, convincendoli della bontà delle operazioni finanziarie proposte, nella piena consapevolezza che le persone offese non avrebbero mai ottenuto né la restituzione del capitale né la corresponsione degli interessi maturati.

Accertamenti delle Fiamme gialle hanno permesso di individuare beni mobili, depositi bancari e n. 41 conti correnti (anche virtuali) attivi in 11 Paesi (Bulgaria, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania e Spagna), nei cui confronti sono stati inoltrati i mirati “Freezing certificates”, l’equivalente internazionale del provvedimento di sequestro emesso in Italia fino a 3.069.800 euro.

Sono in tutto tre gli indagati. Il soggetto calabrese – considerato a capo dell’organizzazione – è un 55enne di Soverato domiciliato a Londra; gli altri 2 sono, uno di Messina residente in Repubblica Ceca, e l’ultimo di Trapani residente nel messinese. Il sequestro è avvenuto in 11 paesi ove era presente una fitta rete di società oggetto della truffa.

Che cos’è il sistema Ponzi
Lo schema Ponzi è un modello economico di vendita truffaldino ideato da Charles Ponzi (1882-1949), che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi “investitori”, a loro volta vittime della truffa.

La tecnica prende il nome da Charles Ponzi, un immigrato italiano negli Stati Uniti, che divenne famigerato per avere applicato una simile truffa su larga scala nei confronti delle comunità di immigrati prima e poi in tutta la nazione, tentando di servirsi a suo vantaggio della differenza di valore, tra un Paese e l’altro, dei buoni postali di risposta internazionale.