Agenti di Polizia del Commissariato di Corigliano-Rossano hanno eseguito un provvedimento di sospensione dal servizio pubblico per otto mesi, nei confronti di un’Assistente amministrativo impiegato presso un Istituto scolastico di Rossano. L’accusa è abuso d’ufficio.
La misura cautelare – disposta dal Gip presso del Tribunale di Castrovillari su richiesta dalla locale Procura -, è il risultato di una indagine che ha consentito di accertare come l’impiegato, dipendente del Ministero dell’Istruzione, in servizio presso l’Ufficio del personale dell’istituto con la qualifica di assistente amministrativo e, tra l’altro, con mansioni sulla formazione delle graduatorie di personale docente e ATA per l’assegnazione delle supplenze, nello svolgere compiti relativi alla formazione degli elenchi di Circolo e di Istituto, avrebbe omesso di astenersi in presenza di un suo diretto interesse e di quello dei suoi parenti. L’uomo operava illecitamente sull’applicazione informatica installata sul Sistema informativo dell’istruzione (Sidi) e funzionale alla gestione delle domande relative alle graduatorie ed alla sua formazione.
L’impiegato, secondo l’accusa, avrebbe gestito le domande presentate da propri congiunti, oltre che la propria, procurando intenzionalmente ingiusti vantaggi. Eludendo quanto previsto dalla normativa ed approfittando della propria posizione, l’assistente avrebbe modificato ed alterato i dati relativi alle graduatorie – quali i punteggi – inserendo anche titoli mai conseguiti, avvantaggiando così familiari o persone a lui vicine, in modo tale che questi potessero collocarsi in posizioni più favorevoli nelle graduatorie.
In questo modo arrecava danno a terzi che, per effetto di tali condotte, si vedevano superare in graduatoria o si trovavano a concorrere con soggetti che non possedevano i requisiti previsti dalla legge.
Sono al vaglio degli inquirenti tutte le istanze lavorate dall’uomo, al fine di individuare altre posizioni alterate e per la formulazione di una corretta graduatoria onde impedire che altre persone attendano invano di ricevere la chiamata all’insegnamento.