Luci spente in tanti comuni della Calabria in segno di adesione alla protesta promossa dall’Anci contro il caro bollette che sta mettendo in ginocchio enti locali, aziende e famiglie con spese di luce e gas raddoppiate.
“L’Amministrazione comunale – ha affermato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo – condivide il grido d’aiuto lanciato dagli enti locali a livello nazionale affinché sia garantito un sostegno immediato e adeguato per far fronte all’aumento delle spese conseguenti al caro energia.
L’incremento dei costi di luce e gas anche per i Comuni non potrà, infatti, che avere conseguenze negative e dirette sulla qualità e la continuità dei servizi essenziali, oltre che sulle tasche degli stessi cittadini, già vessati da bollette salite alle stelle. L’auspicio è che il Governo disponga al più presto misure urgenti a sostegno delle Amministrazioni locali”.
Nel capoluogo è rimasta al buio la statua de “Il Cavatore”, uno dei simboli della città. Anche a Reggio Calabria il Comune e la Città metropolitana hanno partecipato all’iniziativa.
Palazzo San Giorgio e Palazzo Alvaro, sedi dei due enti, sono rimasti a luci spente. A Cariati, nel cosentino, è stata disattivata l’intera illuminazione pubblica e tutte le vie del centro del Cosentino sono rimaste al buio.
“Per un Comune in dissesto come il nostro – ha detto il sindaco Filomena Greco – il rincaro dei costi dell’energia elettrica rappresenta un’ulteriore zavorra per una macchina amministrativa che, senza risorse umane e fondi, non può stare al passo con le esigenze di una comunità che reclama, a giusto titolo, servizi”.