Arrestato due volte nel giro di poche ore, e sempre per lo stesso reato: incendio doloso. E’ successo nel Reggino dove un uomo di 42 anni, Domenico Feno junior, è stato arrestato prima dai carabinieri nella frazione “Lazzaro” di Motta San Giovanni, (Reggio Calabria) in quanto ritenuto responsabile di aver dato fuoco alla saracinesca di un bar. Poi dalla Polizia per l’incendio all’auto del parroco di Bocale avvenuto a marzo.
Feno è stato bloccato dai militari del Nucleo radiomobile mentre si dava alla fuga dopo avere appiccato l’incendio.
Secondo quanto è emerso da queste prime indagini, l’incendio sarebbe da collegare ad una vendetta messa in atto da Feno nei confronti della proprietaria e di un banconista del bar con i quali aveva avuto poco prima un diverbio. Domenico Feno, su disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, è stato posto agli arresti domiciliari.
Dopo qualche ora, la Squadra mobile della Questura di Reggio Calabria ha notificato a Domenico Feno, dov’era stato posto appunto ai domiciliari, la nuova misura di custodia cautelare perché ritenuto responsabile dell’incendio doloso ai danni dell’automobile del parroco della chiesa della frazione Bocale.
Questo episodio, che risale al 12 marzo scorso, provocò la distruzione della vettura del sacerdote. Le fiamme, in quell’occasione, danneggiarono anche la facciata di un immobile che ospita gli uffici e la casa canonica della chiesa.
Al 42enne, in questo caso, sono stati contestati il delitto di incendio doloso aggravato dalle circostanze di aver approfittato di circostanze di tempo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, dall’aver causato un danno patrimoniale di rilevante gravità alla persona offesa e dell’aver commesso il fatto contro un ministro del culto cattolico a causa dell’adempimento delle funzioni e del servizio.
Le indagini della polizia proseguono adesso per accertare i motivi per i quali Feno ha dato fuoco alla vettura del parroco di Bocale.