Dopo la bufera giudiziaria che si è abbattuta in piena campagna elettorale sul comune di Cosenza con una indagine per abuso d’ufficio a carico di sei persone, tra cui due dirigenti e l’ex capo di gabinetto dell’ex sindaco Mario Occhiuto, l’architetto cosentino spiega di non temere l’inchiesta, ma nota “la strana coincidenza per cui proprio ieri è stato diffuso un sondaggio che mi vedrebbe vincitore al primo turno con percentuali altissime e oggi, guarda caso, si scatena l’ennesima ondata scandalistica a danno della mia immagine e di un percorso lineare che sto perseguendo a contatto con la gente, esclusivamente sui contenuti”.
L’ex sindaco sottolinea che questa inchiesta è “frutto del clima avvelenato che da tempo si sta creando attorno alle elezioni comunali della nostra città. Dal canto mio – dice Occhiuto – non posso che ribadire la massima fiducia verso la magistratura che, in seguito a esposti e denunce continue, deve obbligatoriamente svolgere tutti gli accertamenti del caso. Così come ho piena fiducia verso i dirigenti e verso il mio ex capo di gabinetto che conosco fin da quando ero ragazzo, e del quale posso affermare in maniera assoluta che si contraddistingue per un’integerrima onestà”.
“È altrettanto evidente, poi, che questi episodi con tanto risalto mediatico si inquadrano in un clima di veleni, di caccia alle streghe, di fango, costruito ad arte, da mesi, ad opera di blog pseudo giornalistici i cui ispiratori proprio nei giorni scorsi sono stati rinviati a giudizio per diffamazione e stalking nei miei confronti”.
Un clima, spiega ancora l’ex sindaco, “che viene puntualmente cavalcato dai candidati miei competitor sempre pronti ad attaccare la mia persona, ma silenti quando si tratta di ricordare, ad esempio, che il capo di gabinetto del presidente della Regione Calabria risulta indagato. Insomma, come sempre, una doppia morale”
“Io – conclude Mario Occhiuto – proseguo serenamente nella mia campagna elettorale rendendo conto a testa alta ai cittadini di ciò che ha realizzato il mio Esecutivo e su ciò che si potrà ancora fare per rendere Cosenza più bella”.