“Il tempo si sta mostrando galantuomo. Negli anni tra il 2005 e il 2007, da PM nell’ambito dell’indagine ‘Poseidone’ sulla depurazione delle acque, rifiuti e gestione del denaro pubblico in altri settori vitali della Regione Calabria, indagai, tra gli altri, per fatti gravi, l’allora segretario nazionale dell’UDC, Lorenzo Cesa, unitamente all’allora parlamentare e sottosegretario di Governo Giuseppe Galati”. Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, ex pm di Catanzaro, attuale sindaco di Napoli e candidato alla presidenza della Regione Calabria alle prossime elezioni dell’11 Aprile.
“Mentre ero in procinto di procedere anche alla richiesta di misure cautelari – ricorda de Magistris – il Procuratore della Repubblica, invece di sostenermi, mi revocò l’indagine perché iscrissi nel registro degli indagati anche il parlamentare Giancarlo Pittelli, all’epoca coordinatore regionale di Forza Italia. Senza voler entrare nel merito delle indagini degli ultimi tempi, a cui va il mio sostegno, Cesa, ancora come allora segretario nazionale dell’UDC, viene oggi indagato per fatti altrettanto gravi; Galati è stato in tempi recenti anche coinvolto in indagini per fatti gravissimi; Pittelli è stato arrestato nel dicembre del 2019 per associazione mafiosa. Abbiamo perso dieci anni, quante ne hanno fatte loro ed altri in questi anni ai danni della Calabria e dei calabresi.”, conclude l’ex magistrato.