CORIGLIANO CALABRO (COSENZA) – I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Corigliano Calabro, coadiuvati da quelli della stazione di Mirto-Crosia, hanno arrestato tre persone per spendita e detenzione di monete falsificate.
Si tratta Saverio Barone, napoletano di 39 anni, ma gravitante nella provincia cosentina, con precedenti, Darisa Leontina Mihai, rumena di 25 anni con diversi precedenti e D. M. R., cosentina di 30 anni, incensurata.
L’operazione trae origine da un normale controllo alla circolazione stradale compiuto dai militari, i quali insospettiti dai tre persone che si trovavano a bordo di una Fiat Idea decidevano di fermarli e controllarli.
A seguito del controllo risultava che l’autovettura su cui i tre soggetti viaggiavano era priva del certificato assicurativo e per tal motivo si procedeva al sequestro amministrativo del veicolo e all’irrogazione della sanzione pecuniaria al guidatore.
Mentre la macchina veniva portata al deposito giudiziario di Mirto, i militari si insospettivano del comportamento, agitato e titubante, tenuto dai tre fermati. Per tale motivo e sulla base dei precedenti specifici vantati da due delle tre persone, si decideva di procedere anche ad una dettagliata perquisizione di ogni angolo del veicolo.
I militari rinvenivano, celati a regola d’arte sotto la cuffia del cambio, quasi tremila euro in contanti, tutti in banconote da 100, 50 e 10 euro. Seppure di ottima fattura, da un’attenta visione dei particolari e della filigrana delle banconote si evinceva che le stesse fossero una fedele riproduzione di quelle vere. Si decideva, così, di procedere al sequestro penale di tutto il contante e dell’autovettura, nonché di estendere le perquisizioni ai domicili dei tre soggetti, che però davano esito negativo.
Sulla base degli accertamenti compiuti, anche con l’ausilio del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria e dei riscontri ottenuti, si procedeva all’arresto in flagranza in concorso per tutte e tre le persone, per i reati di detenzione e spendita di denaro falso, come disposto dalla Procura della Repubblica di Castrovillari.