Scoppia la polemica dopo che all’ospedale di Reggio Calabria sono state immortalate “ingessature” di arti fratturati con il cartone. Le foto (relative a un solo paziente) sono diventate virali sui social e hanno suscitato indignazione e allarme, al punto che è stata ripresa dalle agenzie diventando in breve un caso nazionale su cui è intervenuta anche Giulia Grillo, ministro della Salute.
I manager del nosocomio hanno replicato e smentito la notizia affermando che il paziente fotografato con la fasciatura di cartone era in realtà stato immobilizzato sul luogo dell’incidente (pratica usata spesso in casi di emergenza), e poi trasportato in ospedale dove qualcuno ha notato la “stecca” di cartone pensando evidentemente che quella che gli pareva una pratica da terzo mondo poteva essere una foto-notizia da dare in pasto ai media.
Ministro Grillo: A Reggio faremo emergere tutte responsabilità
“Quello che è accaduto al pronto soccorso del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, dove pazienti con fratture sarebbero stati curati con fasciature di fortuna e cartoni, è di una gravità estrema. Nessuno intende sottovalutare le oggettive difficoltà in cui gli operatori svolgono la loro attività, ma quanto accaduto, se confermato, è frutto di evidenti ed ingiustificabili carenze organizzative”, afferma in una nota il ministro della Salute, Giulia Grillo, assicurando che “faremo emergere tutte le responsabilità”.
La difesa dei medici sotto attacco. Primario del Pronto Soccorso: “Paziente arrivato già fasciato con cartone”
“Il paziente è arrivato in pronto soccorso già con la stabilizzazione di cartone e noi non l’abbiamo tolta solo per evitare di perdere tempo e per fare subito una radiografia allo scopo di prevenire eventuali complicazioni”, ha detto il primario del Pronto Soccorso dell’ospedale di Reggio Calabria, Angelo Ianni, a conclusione della direzione aziendale.
Dg ospedale Reggio, “inutili allarmismi”
“Rimane l’amarezza di rispondere a quanti non si pongono alcuno scrupolo nell’arrecare danno all’immagine della Calabria, della sanità calabrese e del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria”. Lo afferma in una nota la Direzione generale del nosocomio reggino in relazione alla vicenda dei bendaggi di emergenza. “E tutto questo – si aggiunge – anche a costo di generare inutili allarmismi e senza alcun rispetto nei confronti di tutti gli operatori che svolgono, con diligenza, il loro lavoro nell’interesse esclusivo dei cittadini”.
Nella nota la Direzione generale sostiene inoltre che “la notizia pubblicata da diverse testate giornalistiche nazionali e locali è stata fondamentalmente strumentalizzata. Da una prima sommaria indagine esperita con i Direttori delle Unità operative interessate, emerge una prima “verità” che altro non è che l’esatto contrario di quanto riferito in perfetta malafede agli organi di stampa”.