Al comune di Cosenza ci sono dirigenti fannulloni, o che comunque latitano nell’impegno di far funzionare correttamente i propri uffici. Non solo, i funzionari di palazzo dei Bruzi percepiscono anche “indennità” ed extra da fare invidia ai cosentini che arrivano a stento alla seconda settimana del mese.
A fare emergere la questione delle ricche premialità ai dirigenti cosentini, è il presidente della Commissione consiliare controllo e garanzia Giovanni Cipparrone, che nei giorni scorsi ha riunito l’organismo per ascoltare il presidente del Nucleo di valutazione dei dirigenti, dottor Paolo Spadafora, in merito alla performance individuale dei dirigenti e sulla relativa attribuzione dei trattamenti economici.
Dalla discussione è emerso che, se la gratificazione economica prevista dalla normativa vigente non può essere disattesa, dovrebbe, in ogni caso, spingere i Dirigenti ad operare proficuamente verso il miglioramento di tutti i servizi che non sempre avviene.
“Le ristrettezze economiche in cui versa il nostro paese, – dichiara Cipparrone a nome di tutti i componenti della commissione -, ed in particolare tutti gli enti ci spingono a fare delle considerazioni politiche che dovrebbero orientarsi all’abolizione di questi “premi” o quanto meno alla loro riduzione a vantaggio della premialità dei dipendenti che giornalmente, con il loro lavoro, fanno funzionare la macchina comunale, ma che spesso vengono mortificati”.
“Tutto ciò – prosegue Cipparrone – rappresenterebbe una rivoluzione nei metodi e nelle regole di governo e di amministrazione della cosa pubblica al fine di evitare sprechi di denaro pubblico e massima efficienza della macchina amministrativa”.
“Questa è la vera sfida dell’attuale classe politica, che però, purtroppo, non mostra al riguardo particolare consapevolezza e sensibilità”, ha concluso il consigliere comunale.