I Carabinieri di Nicotera, dipendenti dalla Compagnia di Tropea, hanno arrestato Emanuele Mancuso, 29enne appartenente all’omonima consorteria di Limbadi che era riuscito a sfuggire all’operazione antidroga condotta dai Carabinieri di Serra San Bruno che lo scorso 26 giugno aveva portato all’arresto di 13 persone.
Il destinatario del provvedimento, figlio di Pantaleone Mancuso detto “l’ingegnere”, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari così come disposto dai magistrati ma subito liberato perché il Tdl aveva annullato l’ordinanza ai domiciliari.
I suoi legali, Francesco Capria e Francesco Sabatino, precisano che il 29enne si è consegnato spontaneamente ai carabinieri di Nicotera. L’ordinanza è stata annullata dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, che ha accolto le tesi difensive ed è stato rimesso in libertà.
Il giorno dopo il blitz, agenti del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno hanno arrestato insieme al padre, Nensy Vera Chimirri, la convivente 25enne di Emanuele Mancuso. I poliziotti in uno dei terreni in località Santa Barbara di Capistrano riconducibili ai Chimirri, hanno rinvenuto circa 10 mila piantine di marijuana che se immessi sul mercato avrebbero fruttato non meno di 500.000 euro.