Annullata senza rinvio, da parte della Cassazione, la condanna nel processo “Miramare” nei confronti di Giuseppe Falcomatà, che torna quindi sindaco di Reggio Calabria. Lo riferisce all’Adnkronos il legale di Falcomatà, Giandomenico Caiazza.
“Leggeremo le motivazioni ma dal dispositivo si capisce che la condanna viene annullata senza rinvio perché – afferma il legale – è riconosciuta quella che tecnicamente si chiama “desistenza volontaria” ossia la delibera non ha mai avuto un seguito concreto”.
“Questo processo non doveva nemmeno iniziare – continua l’avvocato – Falcomatà”, che nel frattempo era stato sospeso, “può tornare a fare il sindaco anche se ha perso parte della consiliatura in ragione di una legge assurda, la legge Severino, che penalizza gli amministratori prima di un giudizio definitivo”.
Il sindaco Falcomatà: “Anni duri”
“Assolto. Sono stati due anni duri. Due anni in cui ho sofferto, ha sofferto la mia famiglia, ha sofferto la città. Questa assoluzione restituisce, in parte, le amarezze di questo periodo. Un periodo in cui non mi è mai, mai, mancato il vostro sostegno, il sostegno dei reggini. Adesso per la città ci dovrà essere un nuovo inizio, insieme”. Così il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà sulla sua pagina facebook all’indomani della sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato la condanna in secondo grado nel processo “Miramare”.
“Vi voglio bene, ci vediamo tra poco”. Una condanna che, a causa della legge Severino, gli è costata due anni di sospensione durante i quali il Comune e la città metropolitana sono stati guidati dai due sindaci facenti funzioni, Paolo Brunetti e Carmelo Versace.
L’annullamento senza rinvio deciso dalla Suprema Corte ha rimesso al suo posto Falcomatà che, adesso, ritorna in carica fino al 2025 quando dovrebbe concludersi il suo secondo mandato.